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venerdì 23 novembre 2018

Libretti al portatore, addio entro fine anno. Ma in quelli postali sono rimasti solo 33 milioni

Scadenza imminente per i titolari dello strumento di risparmio: dopo il 31 dicembre banche e Poste potranno comunque restituire quanto dovuto ma applicando una sanzione tra i 250 e i 500 euro

Ultima chiamata per i libretti al portatore. Entro il 31 dicembre chi è in possesso di questi strumenti di risparmio dovrà recarsi in banca o alle Poste e scegliere se incassare direttamente i propri risparmi, convertirli in libretti nominativi o trasferire l'importo su conto corrente o su un altro strumento di risparmio. Nessun rischio di estinzione dei propri fondi comunque. Oltre la scedenza fissata, ricorda il ministro dell'Economia, banche e Poste saranno ancora obbligati a versare quanto dovuto a chi si presenterà, seppur tardivamente, con un vecchio libretto al portatore. Il possessore verrà tuttavia segnalato al Ministero che applicherà una sanzione amministrativa tra i 250 e i 500 euro.
La norma, introdotta nel 2007 e poi aggiornata lo scorso anno, prevedeva già dal 4 luglio scorso l'obbligo per banche e Poste Italiane di emettere esclusivamente libretti di deposito nominativi. Dalla stessa data i libretti bancari o postali al portatore non possono più essere trasferiti da un portatore ad un altro. "La novità -ricorda il Mef  - è in linea con quanto indicato dagli organismi internazionali che si occupano di formulare regole e indirizzi per tutelare l’economia dai rischi di infiltrazioni criminali nel sistema finanziario e che già da tempo suggerivano di limitare progressivamente l’utilizzo di strumenti finanziari e titoli al portatore".