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lunedì 1 aprile 2019

Stop alle monetine da 1 e 2 centesimi, Conad arrotonda il conto della spesa

Stop alle monetine da 1 e 2 centesimi nei supermercati Conad. Dopo Esselunga un'altra catena della grande distribuzione «arrotonda» il conto.
Da alcuni giorni nei punti vendita del gruppo sono comparsi dei volantini in cui si annuncia l'arrotondamento dei prezzi al multiplo di cinque più vicino (per eccesso o per difetto). In sostanza: una volta terminata la spesa, non ci si ritroverà più ad esempio a pagare 10,37 euro, ma 10,55, oppure non 10,58 ma 10,60.
Una decisione che segue l'annuncio dello stop alla produzione delle monete da 1 e 2 centesimi: dal 1 gennaio 2019 la Zecca di Stato ne ha sospeso il conio. Dalla Romagna al Veneto alle Marche, Conad ha annunciato la sua decisione: «Non è stata una scelta presa a cuor leggero, ma purtroppo gli istituti di credito non sono più in grado di fornire questo tipo di valuta nelle quantità necessarie». I prezzi, hanno precisato «non sono stati toccati» e l'arrotondamento ai multipli di cinque riguarderà solo i pagamenti in contanti, per quelli con bancomat e carte di credito nessun arrotondamento. Così come chi si presenterà alle casse con l'importo esatto, potrà pagare senza vedere la cifra arrotondata per eccesso o difetto. Una politica che di fatto viene applicata da Esselunga già da diversi anni (sul sito del gruppo si legge che il conto viene arrotondato per difetto, sin dal 2002) ma Conad è il primo gruppo della grande distribuzione a ufficializzarlo. Al momento, e nonostante lo stop alla produzione, si calcola che in Italia ci siano ancora sette miliardi di monetine da 1,2 e 5 centesimi in circolazione, per un valore che si aggira intorno ai 198 milioni di euro.