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Benvenuto nel sito “Insangodenzo”, questo sito raccoglie tutte le informazioni sugli operatori turistici, attività commerciali, artigiani e piccoli produttori agricoli, news curiosità e quant'altro riguarda gli eventi nel comune di San Godenzo.

IN TOSCANA, al confine tra MUGELLO e VAL DI SIEVE, prendendo da DICOMANO la direzione verso FORLì, dopo circa 10 chilometri quasi al confine con la ROMAGNA , tra la valle dell'ACQUA CHETA ed il MONTE FALTERONA, troviamo il paese di SAN GODENZO, nella cui famosa abazia nel 1302 DANTE ALIGHIERI convenne con gli esuli guelfi bianchi e Ghibellini.

SAN GODENZO comune della MONTAGNA FIORENTINA ha una notevole estensione territoriale ed ha un dislivello tra il punto più alto (M. Falco, m 1658) e quello più basso (oltre Ponte alla Corella, m 240) di oltre 1400 metri, mostrando delle caratteristiche rudemente alpestri, con monti strapiombanti e profonde vallate. Dal territorio del Comune di San Godenzo, nella frazione de Il CASTAGNO D'ANDREA è possibile entrare nell'area protetta del PARCO NAZIONALE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA e CAMPIGNA, una tra le piu'suggestive porte del versante fiorentino del Parco.

venerdì 22 giugno 2018

Più controlli per fermare la strage

Più controlli per fermare la strage

Non è possibile far finta di niente. Con l’arrivo della bella stagione, inizia anche la serie luttuosa di incidenti stradali sulle strade dei nostri passi appenninici: Futa, Giogo, Colla, Muraglione sono troppo spesso teatro di tragiche cadute di motociclisti.
Chi ha la ventura di percorrere quei chilometri di curve e controcurve, specie nei fine settimana, sa bene qual è la causa prevalente di questi incidenti: lo scambiare quelle strade di montagna per l’Autodromo internazionale del Mugello. Novelli Rossi e Marquez ad ogni curva si piegano in modo spettacolare, a tutto gas appena ci sono venti metri di rettilineo, sorpassando di tutto di più, non appena possibile, e talvolta anche quando possibile non è.
Nessuno vuole additare un’intera categoria, certamente. Tra i motociclisti ci sono persone appassionate e coscienziose, e gente fuor di testa. Come dappertutto. Ma il rischio eccessivo che si corre su quelle strade va bloccato, o almeno diminuito.
Qualche anno fa le forze dell’ordine, insieme ai Comuni, avevano preso la sana abitudine di organizzare periodici controlli e posti di blocco sulle strade che attraversano l’Appennino tosco-romagnolo. Ora ci sembra un’abitudine caduta nel dimenticatoio. Ma andrebbe ripresa al più presto, e ben pubblicizzata. Perché si sappia che chi eccede rischi multe, ritiro di patente, blocco del mezzo. La presenza di Carabinieri, Polizia, Vigili Urbani sarebbe un potente deterrente, e frenerebbe gli eccessi. Che possono essere letali, anche per viaggiatori incolpevoli.
Si torni dunque a fare controlli e pattugliamenti sulle strade più a rischio. Frequenti, costanti. E’  l’appello che rivolgiamo agli enti preposti, affinché intervengano, senza perdere altro tempo.