Pastelli tossici per i bambini e tra i genitori scatta l'allerta. Già qualche tempo fa erano stati segnalati dei colori pericolosi per i bimbi, ma ora una rivista specializzata rivolta ai consumatori tedeschi è tornata sul tema e ha indicato diversi colori che non sarebbero indicati per l'utilizzo dei bambini.
Su 15 marche messe sul banco di prova, la metà è risultata essere composta da sostanze tossiche che potrebbero essere ingerite dai più piccoli con conseguenze, anche gravi, per la loro salute. Tra i componenti più pericolosi, considerati addirittura cancerogeni ci sono le ammine aromatiche e gli Idrocarburi policiclici aromatici. Quelli che secondo la rivista rispettano ogni regola sono Real, Bic, Binney & Smith, Eagle Kreativ e Staedtler. A metà classifica, considerabili come marchi soddisfacenti, si trovano Herlitz, Lyra ed Eberhard Faber. I marchi che invece hanno un semaforo rosso, sono purtroppo anche quelli più acquistati, come: Ses, Tedi, Faber-Castell, Lamy, Fila, Pelikan e Stabilo.
Queste sostanze sono considerate accettabili entro certi limiti secondo l'Unione Europea, ma restano comunque rischiose e potrebbero anche minime quantità, assunte in qualche modo ogni giorno, causare dei problemi. I bambini tendono a mordicchiare le matite e sporcarsi le mani con i colori, questo li espone a degli agenti pericolosi. A tal riguardo il direttore del Centro di Ricerca di Tossicologia della Technischen Universität di Dortmund ha affermato: «Le quantità di queste sostanze rilasciate dai pastelli possono essere relativamente piccole, ma è difficile o addirittura impossibile che le sostanze abbiano una soglia al di sotto della quale il rischio non esiste più».
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IN TOSCANA, al confine tra MUGELLO e VAL DI SIEVE, prendendo da DICOMANO la direzione verso FORLì, dopo circa 10 chilometri quasi al confine con la ROMAGNA , tra la valle dell'ACQUA CHETA ed il MONTE FALTERONA, troviamo il paese di SAN GODENZO, nella cui famosa abazia nel 1302 DANTE ALIGHIERI convenne con gli esuli guelfi bianchi e Ghibellini.
SAN GODENZO comune della MONTAGNA FIORENTINA ha una notevole estensione territoriale ed ha un dislivello tra il punto più alto (M. Falco, m 1658) e quello più basso (oltre Ponte alla Corella, m 240) di oltre 1400 metri, mostrando delle caratteristiche rudemente alpestri, con monti strapiombanti e profonde vallate. Dal territorio del Comune di San Godenzo, nella frazione de Il CASTAGNO D'ANDREA è possibile entrare nell'area protetta del PARCO NAZIONALE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA e CAMPIGNA, una tra le piu'suggestive porte del versante fiorentino del Parco.
IN TOSCANA, al confine tra MUGELLO e VAL DI SIEVE, prendendo da DICOMANO la direzione verso FORLì, dopo circa 10 chilometri quasi al confine con la ROMAGNA , tra la valle dell'ACQUA CHETA ed il MONTE FALTERONA, troviamo il paese di SAN GODENZO, nella cui famosa abazia nel 1302 DANTE ALIGHIERI convenne con gli esuli guelfi bianchi e Ghibellini.
SAN GODENZO comune della MONTAGNA FIORENTINA ha una notevole estensione territoriale ed ha un dislivello tra il punto più alto (M. Falco, m 1658) e quello più basso (oltre Ponte alla Corella, m 240) di oltre 1400 metri, mostrando delle caratteristiche rudemente alpestri, con monti strapiombanti e profonde vallate. Dal territorio del Comune di San Godenzo, nella frazione de Il CASTAGNO D'ANDREA è possibile entrare nell'area protetta del PARCO NAZIONALE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA e CAMPIGNA, una tra le piu'suggestive porte del versante fiorentino del Parco.