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Benvenuto nel sito “Insangodenzo”, questo sito raccoglie tutte le informazioni sugli operatori turistici, attività commerciali, artigiani e piccoli produttori agricoli, news curiosità e quant'altro riguarda gli eventi nel comune di San Godenzo.

IN TOSCANA, al confine tra MUGELLO e VAL DI SIEVE, prendendo da DICOMANO la direzione verso FORLì, dopo circa 10 chilometri quasi al confine con la ROMAGNA , tra la valle dell'ACQUA CHETA ed il MONTE FALTERONA, troviamo il paese di SAN GODENZO, nella cui famosa abazia nel 1302 DANTE ALIGHIERI convenne con gli esuli guelfi bianchi e Ghibellini.

SAN GODENZO comune della MONTAGNA FIORENTINA ha una notevole estensione territoriale ed ha un dislivello tra il punto più alto (M. Falco, m 1658) e quello più basso (oltre Ponte alla Corella, m 240) di oltre 1400 metri, mostrando delle caratteristiche rudemente alpestri, con monti strapiombanti e profonde vallate. Dal territorio del Comune di San Godenzo, nella frazione de Il CASTAGNO D'ANDREA è possibile entrare nell'area protetta del PARCO NAZIONALE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA e CAMPIGNA, una tra le piu'suggestive porte del versante fiorentino del Parco.

mercoledì 12 giugno 2019

Integratori alimentari ritirati dal mercato, sono 19 i casi di epatite segnalati dal Ministero

Integratori alimentari ritirati dal mercato, sono 19 i casi di epatite segnalati dal Ministero

Sono 19 i casi di epatite colestatica acuta, "non infettiva e non contagiosa, riconducibili al consumo di curcuma": lo rende noto il Ministero della Salute, che ha provveduto a richiamare altri due integratori alimentari a base di curcuma. Risultano al momento 22 i prodotti segnalati: "Non consumateli a scopo precauzionale".
Sono saliti a 19 i casi di epatite collegati al consumo degli integratori alimentari a base di curcuma. È questo il bilancio reso noto dalMinistero della Salute nell'ultimo bollettino datato 7 giugno 2019: si tratta di epatite colestatica acuta, "non infettiva e non contagiosa, riconducibili al consumo di curcuma". Sono, intanto, in corso le verifiche per individuare la causa responsabile dei casi di epatite, mentre sono al momento ben 22 i prodotti segnalati e ritirati dal mercato. Ultimi, in ordine temporale, ad essere stati oggetti del provvedimento sono Rubigen curcuma e piperina, con lotto numero 210219 e scadenza fissata al febbraio 2022 di Naturfarma, e Piperina e Curcuma plus HTF Group San Marino, con lotto numero 2379, prodotto da ALSA LAB. Questi integratori si vanno così ad aggiungere agli altri, già segnalati:
  • Movart  lotto M80315  Scharper S.p.A., Farmaceutici Procemsa spa Nichelino;
  • Curcuma Piperina Abbè Roland prodotto da Studio 3 Farma s.r.l.;
  • Versalis – lotto I 0187 scadenza 01/2022 – Geofarma s.r.l. – prodotto da Labomar s.r.l.;
  • Rubigen curcuma e piperina – lotto 250119 – Naturfarma;
  • Curcumin+piperin – Vegavero – prodotto da Vanatari International GMBH, Berlino;
  • Tendisulfur Forte bustine – Laborest Italia s.r.l. prodotto da Nutrilinea s.r.l.;
  • Cartijoint Fort– lotto 24/18 – Fidia Farmaceutici s.p.a. prodotto da Sigmar Italia s.p.a.;
  • Curcuma liposomiale più pepe nero – lotto 1810224, scadenza 10/21, prodotto da Laboratories Nutrimea con sede e stabilimento di produzione rue des Petits Champs 20, FR 75002, Parigi;
  • Curcuma 95% Maximum – lotto 18L264, scadenza 10/2021, prodotto da Ekappa Laboratori s.r.l. per conto di Naturando s.r.l.;
  • Curcuma complex – B.A.I. aromatici per conto di Vitamin shop;
  • Tumercur – Sanandrea;
  • Movart  lotto M70349 scadenza 08/2019  Scharper S.p.A., Farmaceutici Procemsa spa Nichelino;
  • Curcuma Meriva 95% 520mg Piperina 5 mg – Farmacia dr. Ragazzi, Malcontenta;
  • Curcuma "Buoni di natura" – Terra e Sole;
  • Curcumina Plus 95% – lotto 18L823 – NI.VA prodotto da Frama;
  • Curcumina 95% Kline – lotto 18M861 – NI.VA prodotto da Frama;
  • Curcumina Plus 95% piperina linea@ – lotto 2077-LOT 19B914 – NI.VA prodotto da Frama;
  • Curcumina Plus 95% piperina linea@ – 18c590 – NI.VA prodotto da Frama.
Sempre sul sito del Ministero della Salute è specificato che in attesa delle analisi, i consumatori sono invitati, a titolo precauzionale, a sospendere il consumo di tali prodotti. Come aveva spiegato Marco Silano, direttore dell'Unità operativa alimentazione, nutrizione e salute dell'Istituto superiore sanità, alla notizia dei primi casi, "abbiamo ricevuto alcune segnalazioni di pazienti con epatite acuta colestatica, finiti in ospedale che, durante la visita, hanno riferito di aver fatto uso di questi integratori. C'è, dunque, un legame temporale, stiamo indagando per capire se c'è anche un legame causa-effetto", aggiungendo che al momento l'unica cosa certa è che questi episodi si sono verificati "in seguito all'assunzione di integratori. Abbiamo chiesto alle Asl delle relazioni cliniche dettagliate su tutti i pazienti". Pertanto, sono partite delle indagini "sulla base del principio di precauzione. Abbiamo iniziato – aveva concluso Silano – richiedendo relazioni cliniche alle azienda sanitarie, seguirà una fase di valutazione di eventuali casi riportati in letteratura, e una eventuale analisi dei campioni". Misure che, secondo l'esperto, nascono dalla normale attività di vigilanza sugli integratori.