Apertura prevista anche il venerdì mattina dalle 9 alle 12. I più grandi invece protagonisti di una rassegna teatrale
Le giovani generazioni ancora protagoniste. In questa seconda parte dell’anno scolastico-educativo il Nostro Comune mette in campo una serie di interessanti iniziative. Ricordiamo che proprio a San Godenzo è nata la scuola Senza Zaino che, dopo 8 anni di attività, ha raggiunto il massimo dell’accoglienza con ben 100 iscritti.
Ma la prima iniziativa messa in campo in questa seconda parte dell’anno educativo riguarda i più piccoli, compie infatti 10 anni il centro gioco bambini e genitori “1,2 e 3!” che oltre al servizio pomeridiano, dal mese di febbraio offre anche uno spazio il venerdì mattina dalle 9 alle 12. Il centro gioco è stato aperto nel 2008 per offrire ai bambini dai 12 al 36 mesi uno spazio intermedio che va incontro ai bambini che crescono in famiglia per poter stare insieme ai propri coetanei con attività di gioco e percorsi formativi.
“In questi anni i numeri e progetti che abbiamo realizzato grazie alla gestione della Cooperativa Giocolare – Afferma l’Assessore alla Scuola Sandra Primarti - sono stati importanti e abbiamo dato inizio ad un percorso inverso che allora sembrava impossibile, ma che invece è divenuto una consuetudine, bambini dei comuni vicini hanno iniziato a frequentare il servizio”. Visto il grande successo ed i tanti piccoli utenti il comune di San Godenzo ha deciso di fare un passo avanti e, offrire, grazie anche ai fondi regionali ricevuti, un centro gioco previsto per il venerdì mattina dalle 9 alle 12, una proposta sperimentale che permetterà di lasciare i bimbi insieme alle educatrici per vivere un’esperienza autonoma.
Oltre al nuovo servizio sempre occasione del decimo anno di attività del Centro Gioco l'Amministrazione ha creato un progetto dedicato a tutti i bambini che in questi anni hanno usufruito delle attività del Centro e che hanno seguito poi i percorsi educativi offerti nel nostro territorio. Il progetto “Uno, due, tre… dieci anni per i bambini!” inizia in questo mese e si concluderà a maggio con una un momento di riflessione pedagogica e una grande festa finale dedicata ai bambini, le famiglie ma anche insegnanti ed educatori.
Oltre a questo fino a maggio, una domenica al mese, in collaborazione con l'Associazione di Arti Il Paracadute di Icaro, che coordina tutto il progetto, presso il Circolo Parrocchiale Don Bosco, è stata allestita una rassegna teatrale. Il Paracadute di Icaro offrirà al pubblico delle famiglie e per chiunque abbia il desiderio di confrontarsi con un teatro diverso, spettacoli nei quali si sperimentano le più diverse forme di espressione artistiche: dalla prosa alla danza, da teatro di figura, all'animazione video, dalla musica all'arte.
In parallelo a questi eventi sempre fino a maggio il venerdì pomeriggio sono organizzati due laboratori teatrali, dedicati ai bambini dai 4 ai 10 anni, anche in questo caso curati dall'Associazione Il Paracadute di Icaro. I laboratori hanno l’obiettivo di creare uno spettacolo teatrale per la festa finale del 26 maggio, dove saranno i bambini stessi ad inventarne la storia.
“Consideriamo questa una grande occasione per la nostra comunità – aggiunge in conclusione l’Assessore Primarti - un momento in cui i bambini potranno vivere una nuova esperienza educativa che andrà a fare da bagaglio in quello zaino virtuale che in tutti questi anni abbiamo cercato di costruire loro insieme alle famiglie e alle insegnanti. Si tratta di un primo passo per provare in futuro a completare l'orario scolastico settimanale ad oggi offerto dalla nostra scuola con attività extrascolastiche. Sappiamo che investire sui bambini vuol dire investire sul futuro loro, ma anche dell'intera comunità. Malgrado le poche risorse gli unici ambiti che non hanno conosciuto tagli sono strati proprio quelli che interessano i bambini. Sappiamo quanto sia difficile scegliere di creare una famiglia in un paese così lontano dai grandi centri e cerchiamo con le risorse a disposizione di garantire anche a San Godenzo servizi di qualità”.
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IN TOSCANA, al confine tra MUGELLO e VAL DI SIEVE, prendendo da DICOMANO la direzione verso FORLì, dopo circa 10 chilometri quasi al confine con la ROMAGNA , tra la valle dell'ACQUA CHETA ed il MONTE FALTERONA, troviamo il paese di SAN GODENZO, nella cui famosa abazia nel 1302 DANTE ALIGHIERI convenne con gli esuli guelfi bianchi e Ghibellini.
SAN GODENZO comune della MONTAGNA FIORENTINA ha una notevole estensione territoriale ed ha un dislivello tra il punto più alto (M. Falco, m 1658) e quello più basso (oltre Ponte alla Corella, m 240) di oltre 1400 metri, mostrando delle caratteristiche rudemente alpestri, con monti strapiombanti e profonde vallate. Dal territorio del Comune di San Godenzo, nella frazione de Il CASTAGNO D'ANDREA è possibile entrare nell'area protetta del PARCO NAZIONALE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA e CAMPIGNA, una tra le piu'suggestive porte del versante fiorentino del Parco.
IN TOSCANA, al confine tra MUGELLO e VAL DI SIEVE, prendendo da DICOMANO la direzione verso FORLì, dopo circa 10 chilometri quasi al confine con la ROMAGNA , tra la valle dell'ACQUA CHETA ed il MONTE FALTERONA, troviamo il paese di SAN GODENZO, nella cui famosa abazia nel 1302 DANTE ALIGHIERI convenne con gli esuli guelfi bianchi e Ghibellini.
SAN GODENZO comune della MONTAGNA FIORENTINA ha una notevole estensione territoriale ed ha un dislivello tra il punto più alto (M. Falco, m 1658) e quello più basso (oltre Ponte alla Corella, m 240) di oltre 1400 metri, mostrando delle caratteristiche rudemente alpestri, con monti strapiombanti e profonde vallate. Dal territorio del Comune di San Godenzo, nella frazione de Il CASTAGNO D'ANDREA è possibile entrare nell'area protetta del PARCO NAZIONALE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA e CAMPIGNA, una tra le piu'suggestive porte del versante fiorentino del Parco.