Falsi operatori cercano di sottrarre dati personali a scopo fraudolento
Dopo l’ondata che ha riguardato l’Agenzia delle Entrate, ora è il turno dell’Inps; la truffa non va mai in vacanza e l’istituto previdenziale invita i cittadini a fare attenzione a telefonate o messaggi di posta elettronica che arrivano in questi giorni da parte di operatori che si spacciano per operatori incaricati dall’Inps di richiedere dati sensibili. Si tratta, per l’appunto, di truffe.
In particolare sono state segnalate due tipologie di frode:
- Email ad indirizzi di posta ordinaria con invito ad aggiornare le proprie coordinate bancarie per l’accredito di un fantomatico bonifico Inps.
- Telefonata da un sedicente operatore Inps che richiede dati sulla posizione dei contribuenti nell’ambito di soggetti di diritto privato, come società o associazioni.
Truffa via email
Nel primo caso si tratta di phishing, ovvero di messaggi che non provengono dall’Inps ma che si spacciano come tali allo scopo di carpire dati sensibili a scopo fraudolento. Di solito contengono un link a un sito internet che chiede di inserire i propri dati con l’obiettivo di fare un accredito. La mail in questione recita testualmente: “Abbiamo ricevuto disposizione da parte di Inps di accreditarle la somma di 881,50 euro, l’operazione non è andata a buon fine perché le sue coordinate bancarie sono inesatte o incomplete”. segue link per le suddette coordinate, che ha ovviamente il solo scopo di rubare dati.
Nel primo caso si tratta di phishing, ovvero di messaggi che non provengono dall’Inps ma che si spacciano come tali allo scopo di carpire dati sensibili a scopo fraudolento. Di solito contengono un link a un sito internet che chiede di inserire i propri dati con l’obiettivo di fare un accredito. La mail in questione recita testualmente: “Abbiamo ricevuto disposizione da parte di Inps di accreditarle la somma di 881,50 euro, l’operazione non è andata a buon fine perché le sue coordinate bancarie sono inesatte o incomplete”. segue link per le suddette coordinate, che ha ovviamente il solo scopo di rubare dati.
Truffa telefonica
La seconda modalità attraverso cui avviene la truffa è quella telefonica. Durante la chiamata, un finto operatore dell’istituto di previdenza chiede dati relativi alla posizione del contribuente. Anche in questo caso, il consiglio è di non dare seguito alla richiesta e non fornire alcun tipo di informazioni (l’Inps non opera in questo modo).
La seconda modalità attraverso cui avviene la truffa è quella telefonica. Durante la chiamata, un finto operatore dell’istituto di previdenza chiede dati relativi alla posizione del contribuente. Anche in questo caso, il consiglio è di non dare seguito alla richiesta e non fornire alcun tipo di informazioni (l’Inps non opera in questo modo).
L’istituto coglie l’occasione per sottolineare che gli unici canali per le reali prestazioni INPS sono quelli previsti dal portale istituzionale dell’istituto, ai quali si accede tramite credenziali. L’Inps: “in nessun caso acquisisce, telefonicamente o via email ordinaria, le coordinate bancarie o altri dati che permettano di risalire a qualsivoglia informazione finanziaria”.