Le foreste vergini, quelle mai toccate dal uomo, sono sicuramente impossibili da trovare in un continente a così antica colonizzazione come l’Europa, ma allora abbiamo perso per sempre il ricordo di queste selve primigenie? Per fortuna esistono, anche se molto rari e localizzati, lembi di antiche foreste che oggi definiamo più tecnicamente vetuste che hanno mantenuto l’aspetto e la bellezza primordiale. Per apprezzarle e riconoscere dobbiamo mettere da parte tutto quello che è un luogo comune per apprezzare un bosco: alberi sani, tutti ordinati e con tronchi perfetti, sottobosco appena accennato, pochi alberi morti a terra e rami secchi e deperimenti. In bosco vetusto è sinonimo di vecchiaia e rinnovazione, il legno morto o meglio la necromassa è alla base della vita di migliaia di specie di orgasmi vegetali e animali che creano le condizione per il rigoglio della foresta. Natura e persone straordinare hanno permesso di trovare nelle foreste tra Romagna e Toscana queste selve primordiali e così dopo anni di ricerca e conservazione Sasso Fratino, la riserva simbolo del Parco, è divenuta, assieme ad altre foreste europee, patrimonio dell’Umanità.
Il Parco Nazionale, in collaborazione con il Reparto Carabinieri per la Biodiversità di Pratovecchio, si è adoperato fin da subito per divulgare i valori del riconoscimento. E’ nata una pubblicazione “Le Foreste vetuste, Patrimonio dell’Umanità” scaricabile online o acquistabile presso gli uffici e i centri visita del Parco. E' stato inoltre realizzato un video dedicato a Sasso Fratino nelle sue 4 stagioni che verrà presentato a Bologna, nell'ambito di un evento dedicato interamente al riconoscimento Unesco delle Foreste Vetuste del Parco Nazionale. L'evento si terrà a Bologna, presso il Cinema Lumière, il 14 dicembre 2018. Nel corso della serata verrà presentato anche un documentario, realizzato da Carlo Bresciani, dedicato alla storia di Sasso Fratino.
> Guarda l'anteprima del video dedicato a Sasso Fratino nelle 4 stagioni con questa breve clip dedicata all'autunno
Entro il mese di deicembre inoltre su RAI3 e RAI Cultura verranno presentati i siti Unesco ambientali italiani in un documentario che verrà divulgato appena possibile.