Sospensione
della patente già alla prima violazione e multe salate in caso di
recidiva: basterà togliere anche una sola mano dal volante per
premere un tasto.
Stretta
del Parlamento contro la guida con cellulare. Sono in arrivo,
infatti, nuove sanzioni contenute in una proposta di legge
che modifica in parte l’articolo 173 del Codice della strada,
quello che vieta, appunto, di distrarsi con apparecchiature
elettroniche mentre si è al volante dell’auto.
In
realtà, il legislatore ha ritoccato alcuni passaggi per inasprire
le sanzioni nei confronti di chi viene trovato più di una
volta alla guida con cellulare nell’arco di un biennio:
la multa sarà più salata. Bisogna mettere in conto anche il rischio
di sospensione della patente e la decurtazione di punti dalla stessa.
Ma leggendo bene il testo della proposta di legge, si capisce che la
sanzione può arrivare non solo se si sta guidando con il telefonino
in mano ma anche se si allontana una mano dal volante per premere
qualche tasto dal navigatore o per schiacciare l’icona che consente
di ricevere una telefonata o di spegnere l’apparecchio. In altre
parole: oggi ci sono i mezzi affinché il conducente non stacchi mai
le mani dal volante, come vuole il Codice della strada. Basta
adottarli o, in caso contrario, fermare l’auto per parlare al
telefono.
La
proposta di legge aggiorna anche l’elenco dei dispositivi vietati
alla guida. Così troviamo anche tablet e computer portatili, anche
se risulta davvero difficile pensare che uno si metta a «trafficare»
con il computer mentre si trova al volante della sua macchina.
Comunque, il mondo è bello perché vario, quindi non si sa mai.
Ad
oggi, il Codice della strada [1] vieta la guida con
cellulare in questi termini: il conducente non può durante la
marcia utilizzare «apparecchi radiotelefonici» né cuffie sonore,
fatta eccezione per chi guida un veicolo delle Forze armate o dei
Corpi di polizia oppure adibiti ai servizi delle strade e delle
autostrade, nonché al trasporto di persone in conto terzi. In
pratica, il Codice oggi parla genericamente di apparecchi
radiotelefonici, quindi di qualsiasi dispositivo atto a fare o
ricevere telefonate, e cita anche in modo più specifico le cuffie
intese come quelle con cui si ascolta la musica.
Si
può, invece, parlare al telefono attraverso il viva voce o
l’auricolare, purché il conducente non abbia dei problemi di udito
in una delle due orecchie. Ci deve sentire bene da entrambe, insomma.
E, in ogni caso, come precisa la normativa, chi si trova alla guida
deve sempre avere le mani sul volante e mai impegnate nell’armeggiare
con i dispositivi elettronici. L’articolo, infatti, recita che sono
consentiti quei dispositivi «che non richiedono per il loro utilizzo
l’uso delle mani».
Da
ciò si deduce che si può prendere la multa anche per
togliere una mano dal volante e premere il tasto sul telefonino o sul
navigatore (per chi ha incorporata la funzione del telefono) che
consente di rispondere ad una chiamata o di interromperla. Va da sé
che non è consentito l’invio di messaggi e, teoricamente, nemmeno
la loro lettura: lo sguardo deve essere sempre sulla strada ed ogni
distrazione va evitata.
Secondo
la normativa ancora in vigore, chi viene sorpreso alla guida con
cellulare deve pagare una multa da 161 a 646 euro.
Inoltre, è prevista la decurtazione di cinque puntidalla
patente. Solo se nei due anni successivi non viene commessa la stessa
infrazione, i punti verranno restituiti. Ma se nello stesso periodo,
cioè nei due anni successivi, il conducente viene trovato di nuovo
alla guida con il cellulare, scatterà la sospensione della
patente da uno a tre mesi.
La
proposta di legge presentata alla Camera che modifica alcuni passaggi
del Codice della strada aggiorna l’articolo relativo
alla guida con cellulare ed introduce un paio di novità
La
prima aggiunge alla dicitura «apparecchi radiotelefonici» un elenco
più preciso di dispositivi vietati durante la marcia e,
nello specifico, vengono citati smartphone, computer portatili,
tablet «e dispositivi analoghi che comportino anche solo
temporaneamente l’allontanamento delle mani dal volante». Badate
bene, perché questo significa anche che è vietato toccare il
navigatore mentre si guida, a meno che non sia dotato di comandi
al volante, come lo è già la radio, ad esempio, o di comandi vocali
di cui dispongono già oggi molti modelli.
In
altre parole, per fare una telefonata o per sapere quale strada devi
seguire, hai due possibilità: o ti fai installare (se non ce li hai
già) i comandi vocali oppure fermi l’auto, fai le operazioni di
cui hai bisogno e dopo riprendi la guida.
La
seconda novità importante riguarda la sospensione della
patente. Come abbiamo visto, l’attuale normativa la fa scattare
quando il conducente viene sorpreso una seconda volta alla guida con
cellulare nell’arco di un biennio dalla prima trasgressione.
L’attuale proposta di legge, invece, prevede la sospensione della
patente da uno a tre mesi già la prima volta in cui l’automobilista
viene trovato al volante con il cellulare in mano.
Il
che non vuol dire che la recidiva non si paghi cara: chi viola per la
seconda volta in due anni le disposizioni relative alla guida con
cellulare o con altri dispositivi vietati rischia una multada
319 a 1.276 euro e la sospensione della patente da due a sei
mesi. In pratica, il doppio dell’attuale sospensione.
Ovviamente,
affinché le nuove sanzioni sulla guida con
cellulare diventino effettive, la proposta di legge presentata
alla commissione Trasporti della Camera deve completare l’iter
parlamentare. Dopodiché, come recita lo stesso testo, le
disposizioni verranno applicate dal 365esimo giorno successivo alla
data di entrata in vigore del provvedimento. Il quale, peraltro,
impone al Ministero di effettuare nel frattempo delle campagne
informative affinché gli automobilisti siano al corrente delle
modifiche apportate al Codice della strada.