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IN TOSCANA, al confine tra MUGELLO e VAL DI SIEVE, prendendo da DICOMANO la direzione verso FORLì, dopo circa 10 chilometri quasi al confine con la ROMAGNA , tra la valle dell'ACQUA CHETA ed il MONTE FALTERONA, troviamo il paese di SAN GODENZO, nella cui famosa abazia nel 1302 DANTE ALIGHIERI convenne con gli esuli guelfi bianchi e Ghibellini.

SAN GODENZO comune della MONTAGNA FIORENTINA ha una notevole estensione territoriale ed ha un dislivello tra il punto più alto (M. Falco, m 1658) e quello più basso (oltre Ponte alla Corella, m 240) di oltre 1400 metri, mostrando delle caratteristiche rudemente alpestri, con monti strapiombanti e profonde vallate. Dal territorio del Comune di San Godenzo, nella frazione de Il CASTAGNO D'ANDREA è possibile entrare nell'area protetta del PARCO NAZIONALE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA e CAMPIGNA, una tra le piu'suggestive porte del versante fiorentino del Parco.

martedì 5 dicembre 2017

Ferrovia Faentina e Valdisieve, firmato il protocollo. Dal 2018 partono i lavori

Ferrovia Faentina e Valdisieve, firmato il protocollo. Dal 2018 partono i lavori


4 dicembre, alla presenza del vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Riccardo Nencini, si è tenuta presso la sede del Provveditorato alle Opere Pubbliche della Toscana in via dei Servi a Firenze la firma del protocollo d’intesa  tra Mit, Regione Toscana, Rfi, Anas, Unione montana dei comuni del Mugello e quella della Valdisieve, per l’adeguamento e la riqualificazione delle infrastrutture sulle linee ferroviarie Faentina e Valdisieve.

“Ho tre punti da chiarire – ha detto il vice ministro Riccardo Nencini – sui treni regionali c’è un investimento di 4 miliardi e mezzo, sul tratto della Faentina Marradi – Borgo San Lorenzo – San Piero a Sieve – Firenze c’è già in atto un lavoro tra Regione ed Rfi per potenziare alcune ore del giorno in cui il traffico è decisamente superiore a quanto la linea può attualmente tenere; quindi il servizio va migliorato, ma prescinde da questo protocollo. Sono due campi che abbiamo tenuti separati, perché afferiscono a temi diversi e vanno trattati con strumenti differenti. Secondo, nel protocollo c’è un punto che qualifica il Mugello. Parlo della ciclovia. Una piccola opera infrastrutturale, condivisa da molti comuni mugellani, che permetterà di arrivare in bici da Borgo San Lorenzo fino a San Piero a Sieve, a Scarperia, al Bilancino, che si inserisce perfettamente nel territorio e che va nella direzione promossa dal Governo sul potenziamento e sulla realizzazione di nuova ciclovie in tutta Italia. Terzo, nel protocollo c’è uno studio che riguarda la futura integrazione ferro e gomma, che ritengo possa portare ad una sinergia decisiva per l’asse mugellano”. Sottolinea Paolo Omoboni, sindaco di Borgo San Lorenzo e presidente dell’Unione del Mugello: “Sulla ciclovia abbiamo già delle parti realizzate, ne mancano altre che non sono ad oggi finanziate, ma sarà un lavoro importante che potrà costituire quell’asta di mobilità ciclabile e sostenibile che ci permetterà di avere un percorso alternativo anche all’utilizzo delle auto”.
“La firma di questo protocollo – ha commentato l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli  – è un’opportunità storica per il Mugello e la Valdisieve. Migliorando l’infrastruttura, riqualificando le stazioni ed eliminando i passaggi a livello, avremo un beneficio generale sul traffico ferroviario dal punto di vista della regolarità e della sicurezza. Dopo questi lavori si potrà meglio valutare un rafforzamento e un miglioramento del servizio, che è una cosa separata, di cui ha il contratto la Regione”.
Ha sottolineato Roberto Izzo, sindaco di Vicchio: “Sono felicissimo. Da otto anni scrivo a tutti per togliere il nostro passaggio a livello, che è sulla traversa del Mugello, dove i tempi di attesa per le auto possono arrivare anche a 15 minuti. Con l’eliminazione di questo punto, ci sarà anche un beneficio rilevante per chi si muove in macchina”.
Al momento spiega Tommaso Triberti, sindaco di Marradi e assessore delegato alla Mobilità in Unione, “è prematuro sapere quanto verrà speso in ciascun intervento”, tuttavia Rfi dà informazioni sulle tempistiche: “I lavori ai fabbricati partiranno già dal 2018, così come la progettazione per l’eliminazione dei passaggi a livello. Dal 2019 si potrà pensare per questi di aprire i cantieri, normalmente per ognuno si potrebbe impiegare dai 12 ai 18 mesi, ma va organizzato e programmato l’opera nel suo complesso. Non è che viene tutto finito nel 2020. Perché sono opere che vanno in sequenza, i punti sono già tutti chiaramente elencati, ma andranno avanti per più anni. Per quanto ci riguarda siamo fortemente motivati ad eliminare i passaggi a livello perché sono fonte di manutenzione, di problemi e di pericoli. In merito alle polemiche , tra Mugello e Valdisieve per noi esiste solo la linea nella sua globalità. Non ci sarà una distribuzione dei soldi a chilometro, ma verrà fatta dove serve, per fare contenti tutti i fruitori del servizio”. E specifica Omoboni: “Non vorrei si parlasse solo di eliminare i passaggi a livello, le opere infrastrutturali e tecnologiche rivestono molta importanza perché, ad esempio, riusciremo a garantire corse dei treni in orario notturno senza personale nelle stazioni. Nell’ottica di un aumento delle corse, un costo minore rende l’operazione fattibile”.
Alla firma dell’atto erano presenti l’assessore alle Infrastrutture regionale Vincenzo Ceccarelli, rappresentanti Rfi e Anas, i sindaci di Borgo San Lorenzo Paolo Omoboni, di Scarperia e San Piero Federico Ignesti, di Vicchio Roberto Izzo, di Marradi Tommaso Triberti, di Pontassieve Monica Marini, di Dicomano Stefano Passiatore, di Rufina Mauro Pinzani.