Condizioni favorevoli
Il presidente dell’Autorità, Stefano Besseghini però avverte: «Una riduzione nella bolletta è sempre un dato accolto con favore, naturalmente, ma occorre monitorarne le cause e le dinamiche con la stessa attenzione che sarebbe stata riservata in caso contrario». Il primo trimestre, continua «ci ha regalato un inverno non troppo rigido e condizioni di acquisto del gas allineate tra Europa e Paesi asiatici che hanno contribuito ad un contenimento delle quotazioni all’ingrosso. L’azione dell’Autorità in questo contesto si concentra sul monitoraggio del sistema per consentire il massimo trasferimento di beneficio possibile al cliente finale».
Risparmi per le famiglie
Dopo i picchi raggiunti nel 2018, l’Arera ha calcolato che per ogni famiglia la spesa tra il 1° luglio 2018 e il 30 giugno 2019 per l’elettricità sarà di 565 euro , mentre per il gas arriverà a 1.157 euro. Per l’Unione consumatori il calo si tradurrà in un risparmio «record» di 168 euro annui, 50 per la luce, 118 per il gas. Ma, dice Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione, «il calo del prezzo del riscaldamento è un risparmio solo teorico, visto che dal 15 aprile i caloriferi saranno spenti in quasi tutta Italia». Però, la riduzione della bolletta della luce è un «record storico che batte il precedente primato dell’aprile 2018, quando fu dell’8%, e anche per il gas si batte il -9,8% dell’aprile 2016».
Calo dei costi
Nel dettaglio, si vede che per l’energia il calo è dovuto ai costi per l’approvigionamento (-12,22%) ridotto da un adeguamento degli oneri generali (3,72%). Per quanto riguarda il gas invece la riduzione è dovuta al calo del costo della spesa per la materia prima (-10,5% sulla famiglia tipo), «legata - spiega l’Agenzia - alle quotazioni stagionali attese nei mercati all’ingrosso nel prossimo trimestre, leggermente controbilanciata da piccoli aggiustamenti degli oneri generali (+0,41%) e di alte componenti connesse al trasporto e gestione del contatore (+0,15%).
Oneri di sistema
E proprio gli oneri di sistema vengono definiti «nota dolente» da Federconsumatori. Quel 3,72% è, secondo l’associazione, «una vera e propria tassa occulta attraverso la quale gli utenti continuano a sostenere i costi per gli incentivi alle fonti energetiche rinnovabili, alle agevolazioni dirette alle imprese energivore, per lo smantellamento delle centrali nucleari e per le tariffe speciali a favore delle ferrovie». L’associazione ha anche lanciato una campagna con raccolta firme per la riforma degli oneri di sistema: «L’abbiamo consegnata alla X Commissione (Industria, commercio e turismo, ndr) al Senato, ma finora non vi è stato alcun sussulto di responsabilità da parte del governo». Il Ministro dello Sviluppo e del Lavoro Luigi Di Maio intanto però definisce il calo delle bollette «un segnale importante per le famiglie italiane che incoraggia verso scelte di politica energetica che fanno bene all’ambiente e non danneggiano il portafoglio».