Giunto alla sua decima edizione, torna il festival Middle East Now, che porta in scena a Firenze dal 2 al 7 aprile 2019 il Medio Oriente contemporaneo con un ricco programma di cinema, documentari, arte, musica, teatro, incontri, progetti sociali, cibo ed eventi.
Il festival internazionale, ideato e organizzato dall’associazione culturale Map of Creation, si terrà tra Cinema La Compagnia, Cinema Stensen, Teatro Cantiere Florida, Fondazione Studio Marangoni e altri spazi cittadini.
In programma 44 film premiati nei migliori festival internazionali, di cui 26 anteprime italiane, 10 anteprime internazionali, 1 anteprima mondiale, per un viaggio cinematografico che tocca i paesi e le società dell’area mediorientale, oggi più che mai al centro dell'attenzione della politica e dei media internazionali. Le storie, i personaggi, i temi forti e l’attualità proverranno dai titoli cinematografici più recenti da Afghanistan, Algeria, Arabia Saudita, Egitto, Emirati Arabi, Kurdistan, Kuwait, Iran, Iraq, Israele, Libano, Palestina, Siria, Tunisia, Turchia.
Per la sua decima edizione, Middle East Now vuole riflettere sulla pratica del Remix, dell’appropriazione e reinterpretazione di input e contenuti culturali per creare qualcosa di nuovo.
Special guest il regista iraniano Asghar Farhadi, due volte Premio Oscar per miglior film straniero con Una separazione e Il cliente, a Firenze con un Focus sui film che lo hanno reso famoso e una Master Class aperta al pubblico.
Opening night martedì 2 aprile con Love and revenge, concerto visivo che mixa successi della musica araba ai film cult del cinema egiziano, e l’anteprima italiana del film Kabul, city in the wind, di Aboozar Amini ritratto intimo della capitale afghana, miglior opera prima al IFDA di Amsterdam.
Tra gli eventi speciali: la mostra fotografica “Until we return” di Dalia Khamissy che racconta i rifugiati siriani in Libano e il loro desiderio di tornare a casa, l'installazione multimediale “Flavours of Iraq” di Leonard Cohen e Feurat Alani, ritratto intimo della storia dell’Iraq moderno.