Meteo, altro che primavera: torna il freddo. Non è ancora arrivato infatti il momento per il cambio di stagione: entro fine mese, afferma il team del sito ilMeteo.it, è in arrivo una prepotente invasione dal Polo Nord che riporterà freddo e neve fino a quote molto basse. Nei prossimi giorni l'alta pressione tornerà a guadagnare terreno sul nostro Paese regalando giornate più soleggiate con temperature in deciso aumento, ma dagli ultimissimi aggiornamenti dei modelli meteo si può vedere come a partire da lunedì 25 marzo l'alta pressione delle Azzorre salirà parecchio di latitudine posizionandosi tra le Isole Britanniche e l'Islanda.
Questo movimento favorirà la rapida e irruente discesa dal Polo Nord di una massa d'aria gelida pronta ad investire buona parte dell'Europa con il suo carico di venti freddi e nevicate. Come avviene sempre l'ingresso sul nostro Paese dell'aria gelida non avverrà in maniera diretta ma, a causa dell'ostacolo naturale della barriera alpina, le correnti saranno costrette a passare dalla Valle del Rodano e dalla Porta della Bora.
Antonio Sanò, direttore e fondatore del sito www.iLMeteo.it avvisa che già dalla serata di lunedì 25 Marzo il tempo comincerà a peggiorare diffusamente sulle regioni del nord est con rovesci e temporali anche molto forti. Dato che le temperature subiranno un forte calo con i venti freddi in arrivo, la neve cadrà a quote via via più basse con fiocchi fin verso le quote di pianura non solo sull'arco alpino centro orientale, ma pure mista a pioggia sull'Emilia Romagna.
Successivamente il peggioramento si estenderà al resto della Penisola con precipitazioni intense e brusco calo delle temperature anche di 10°C rispetto alle medie attese in questo periodo. L'aria fredda ed instabile favorirà inoltre la formazione di un ciclone polare, dando il via ad una lunga fase di maltempo dal 26 di Marzo almeno fino alla fine del mese con la possibilità in particolare al Centro Sud di temporali e grandinate. Uno ritorno in grande stile dell'inverno , proprio quando ormai ci stiamo avviando verso il cuore della Primavera.
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IN TOSCANA, al confine tra MUGELLO e VAL DI SIEVE, prendendo da DICOMANO la direzione verso FORLì, dopo circa 10 chilometri quasi al confine con la ROMAGNA , tra la valle dell'ACQUA CHETA ed il MONTE FALTERONA, troviamo il paese di SAN GODENZO, nella cui famosa abazia nel 1302 DANTE ALIGHIERI convenne con gli esuli guelfi bianchi e Ghibellini.
SAN GODENZO comune della MONTAGNA FIORENTINA ha una notevole estensione territoriale ed ha un dislivello tra il punto più alto (M. Falco, m 1658) e quello più basso (oltre Ponte alla Corella, m 240) di oltre 1400 metri, mostrando delle caratteristiche rudemente alpestri, con monti strapiombanti e profonde vallate. Dal territorio del Comune di San Godenzo, nella frazione de Il CASTAGNO D'ANDREA è possibile entrare nell'area protetta del PARCO NAZIONALE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA e CAMPIGNA, una tra le piu'suggestive porte del versante fiorentino del Parco.
IN TOSCANA, al confine tra MUGELLO e VAL DI SIEVE, prendendo da DICOMANO la direzione verso FORLì, dopo circa 10 chilometri quasi al confine con la ROMAGNA , tra la valle dell'ACQUA CHETA ed il MONTE FALTERONA, troviamo il paese di SAN GODENZO, nella cui famosa abazia nel 1302 DANTE ALIGHIERI convenne con gli esuli guelfi bianchi e Ghibellini.
SAN GODENZO comune della MONTAGNA FIORENTINA ha una notevole estensione territoriale ed ha un dislivello tra il punto più alto (M. Falco, m 1658) e quello più basso (oltre Ponte alla Corella, m 240) di oltre 1400 metri, mostrando delle caratteristiche rudemente alpestri, con monti strapiombanti e profonde vallate. Dal territorio del Comune di San Godenzo, nella frazione de Il CASTAGNO D'ANDREA è possibile entrare nell'area protetta del PARCO NAZIONALE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA e CAMPIGNA, una tra le piu'suggestive porte del versante fiorentino del Parco.