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Benvenuto nel sito “Insangodenzo”, questo sito raccoglie tutte le informazioni sugli operatori turistici, attività commerciali, artigiani e piccoli produttori agricoli, news curiosità e quant'altro riguarda gli eventi nel comune di San Godenzo.

IN TOSCANA, al confine tra MUGELLO e VAL DI SIEVE, prendendo da DICOMANO la direzione verso FORLì, dopo circa 10 chilometri quasi al confine con la ROMAGNA , tra la valle dell'ACQUA CHETA ed il MONTE FALTERONA, troviamo il paese di SAN GODENZO, nella cui famosa abazia nel 1302 DANTE ALIGHIERI convenne con gli esuli guelfi bianchi e Ghibellini.

SAN GODENZO comune della MONTAGNA FIORENTINA ha una notevole estensione territoriale ed ha un dislivello tra il punto più alto (M. Falco, m 1658) e quello più basso (oltre Ponte alla Corella, m 240) di oltre 1400 metri, mostrando delle caratteristiche rudemente alpestri, con monti strapiombanti e profonde vallate. Dal territorio del Comune di San Godenzo, nella frazione de Il CASTAGNO D'ANDREA è possibile entrare nell'area protetta del PARCO NAZIONALE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA e CAMPIGNA, una tra le piu'suggestive porte del versante fiorentino del Parco.

mercoledì 8 novembre 2017

Buone pratiche contro le contaminazioni da piombo

Buone pratiche contro le contaminazioni da piombo 

Il Consiglio Direttivo del Parco Nazionale Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna per la diffusione di buone pratiche contro le contaminazioni da piombo connesse all'attività venatoria

Il piombo è un metallo estremamente versatile, utilizzato dall’uomo fin dalla notte dei tempi con le più svariate funzioni.  L'acquisita consapevolezza circa la tossicità di questo materiale per la salute e per l’ambiente ha portato ad una legislazione sempre più severa al fine di ridurne o eliminarne l'impiego.  
I divieti sono oggi operativi in molti settori, ad esempio nel campo della produzione delle benzine, delle vernici, degli inchiostri, dei giocattoli, delle tubazioni, delle leghe per saldature, dei pesi per l’equilibratura dei pneumatici.
In molti paesi sono state introdotte anche limitazioni all’utilizzo di munizionamento contenente piombo per la caccia nelle zone umide, poiché da tempo è risaputo che gli uccelli acquatici tendono a ingerire, rimanendone intossicati, i pallini che si depositano sul fondo degli specchi d'acqua.
Più di recente, numerosi studi hanno dimostrato come l’utilizzo di proiettili contenenti piombo possa avere effetti negativi anche su molte specie di animali terrestri, sull’ambiente e sulla salute umana. Per questo diverse iniziative sono state assunte in campo internazionale per promuovere l’utilizzo di munizioni alternative, prive di piombo.
La rilevanza di questa problematica ha indotto il ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare ad incaricare l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) a raccogliere ogni informazione rilevante in modo da disporre di un quadro conoscitivo il più possibile completo e aggiornato dei rischi derivanti dall’uso del piombo nelle munizioni e delle soluzioni che possono essere adottate.  
Il Consiglio Direttivo del Parco Nazionale ha deliberato, a seguito delle evidenze rese disponibili da ISPRA, di approvare un documento per la prevenzione dei rischi ambientali e sanitari legati all’uso di munizioni contenenti piombo, di dare a tale documento la più ampia divulgazione, di fornire idonea informativa a Federparchi delle misure messe in campo e di inserire nel prossimo piano della performance dell'Ente Parco una specifica scheda di azione per concretizzare tale impegno.