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Benvenuto nel sito “Insangodenzo”, questo sito raccoglie tutte le informazioni sugli operatori turistici, attività commerciali, artigiani e piccoli produttori agricoli, news curiosità e quant'altro riguarda gli eventi nel comune di San Godenzo.

IN TOSCANA, al confine tra MUGELLO e VAL DI SIEVE, prendendo da DICOMANO la direzione verso FORLì, dopo circa 10 chilometri quasi al confine con la ROMAGNA , tra la valle dell'ACQUA CHETA ed il MONTE FALTERONA, troviamo il paese di SAN GODENZO, nella cui famosa abazia nel 1302 DANTE ALIGHIERI convenne con gli esuli guelfi bianchi e Ghibellini.

SAN GODENZO comune della MONTAGNA FIORENTINA ha una notevole estensione territoriale ed ha un dislivello tra il punto più alto (M. Falco, m 1658) e quello più basso (oltre Ponte alla Corella, m 240) di oltre 1400 metri, mostrando delle caratteristiche rudemente alpestri, con monti strapiombanti e profonde vallate. Dal territorio del Comune di San Godenzo, nella frazione de Il CASTAGNO D'ANDREA è possibile entrare nell'area protetta del PARCO NAZIONALE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA e CAMPIGNA, una tra le piu'suggestive porte del versante fiorentino del Parco.

giovedì 24 maggio 2018

Ai confini dell’abbandono

Ai confini dell’abbandono

Sabato 26 ore 17:00 nella Sala del Consiglio presentazione del progetto Levantecontemporaneo. Dalle ore 19:00 allo spazio “Le muratine” inaugurazione mostra d’arte con le opere di Dasha Vigori Oussova, Debora Piccini, Gemma Mazzotti, Giuseppe A
Si inaugura sabato 26 maggio il progetto Ai confini dell’abbandono. Cinque artisti che hanno realizzato opere sul tema dell’abbandono coordinati da Adriano Bimbi, docente della Accademia di Belle Arti. Un progetto che vuole valorizzare giovani artisti mettendo in comunicazione le loro creazioni artistiche con un determinato territorio e la sua comunità. Dopo la presentazione – in programma alle ore 17:00 in sala del Consiglio – all’interno dello spazio delle Muratine saranno esposte le opere degli artisti che si muovono sul filone scelto dalla Rete per la Cultura Contemporanea nel Levante Fiorentino, coordinata dal Comune di Pontassieve e composta quest’anno oltre che da Pontassieve anche dalle amministrazioni di Rufina, Pelago e San Godenzo.
Per Pontassieve la riflessione di Debora Piccinini è partita dall’analisi della trasformazione economica del capoluogo. Le sue opere nascono da un percorso conoscitivo è sulla tradizione artigianale più caratterizzante della storia di Pontassieve, quella delle fiascaie, Venti formelle - che rimarranno affisse all’entrate delle Muratine e che sono state realizzate grazie alla collaborazione della azienda Ceramiche Giusti di Pelago – che raffigurano gli oggetti tipici usati dalla fiascaie e dai vetrai dipinti all’interno di pattern geometrici. A Pelago è stata avviata una riflessione su uno dei borghi più belli della zona che per circa due decenni è stato teatro di uno dei primi festival di musica da strada “On the Road”, che poi è stato abbandonato. L’opera che Stefano Galli ha ideato consiste in un grande dipinto su tessuto sul quale vengono illustrate storie legate alla memoria del luogo da collocare nella piazza nel momento della sua rinascita. L’installazione sarà accompagnata da una performance in ottava rima realizzata da Filippo Marranci e da Silvia Falugiani, che rievoca la poetica del cantastorie che vuole richiamare sia il ruolo di narrazione della piazza, ma anche l’arte di strada di cui quella piazza. Al Comune di San Godenzo, è invece dedicata l’opera di Dasha Vigori Oussova, in questo caso si tratta di un video dove l’artista ha individuato nella scuola il suo “cantiere artistico” ed ha pensato di elaborare, attraverso il linguaggio audiovisivo insieme a bambini, genitori, nonni e insegnanti il percorso che il territorio ha fatto nella didattica del “senza zaino” legata a principi di maggiore sostenibilità, libertà, lentezza. Poi l’altra opera esposta sarà quella che i due artisti Gemma Mazzott, Giuseppe Amorin Esposito hanno dedicato al Comune di Rufina- il soggetto scelto parte dalla riscoperta di un luogo divenuto per la zona simbolo dell’abbandono, si tratta dell’Oratorio di Santa Maria Santissima a Rugiano, località situata a 467 metri sul versante sinistro della Sieve che domina sia il versante di Turicchi sia quello di Rufina. Una struttura chiusa da circa cinquanta anni, ma che ha una storia antica e ricca di significati e relazioni con il territorio, basate anche su una tavola lignea ritenuta miracolosa, al cui ritrovamento la tradizione popolare fa risalire l'edificazione dell'oratorio. Si tratta di una tavola lignea raffigurante Madonna e Bambino risalente più o meno al 1200 che adesso si trova nella Chiesa di San Martino della Rufina. I due giovani artisti impegnati in questo territorio hanno scelto di realizzare una copia del dipinto e di collocarlo sull’altare dell’oratorio di Rugiano, nell’intento di restituire a questo luogo abbandonato un segno del suo significato, ma soprattutto vogliono chiedere pubblicamente quale sia senso di quel luogo oggi
Il progetto Levantecontemporaneo 2017 ha coinvolto anche tre istituti scolastici: Istituto Comprensivo di Pontassieve, Istituto Comprensivo di Pelago e Istituto Comprensivo di Rufina, con i quali sono stati organizzati laboratori didattici nelle scuole secondarie di 1° grado. I laboratori, realizzati con la tecnica del teatro delle ombre, sono stati elaborati in un video che sarà proiettato all’interno della giornata.
Sabato 26 maggio 2018
AI CONFINI DELL’ABBANDONO
ore 17.00 - Sala del Consiglio Comunale
Presentazione delle opere realizzate nell’ambito del Progetto di Arte Contemporanea Levantecontemporaneo 2017
Saluti
Monica Marini – Sindaco di Pontassieve e presidente Unione Comuni Valdisieve Valdarno
Carlo Boni – assessore cultura Pontassieve
Alessandro Manni – Sindaco di San Godenzo
Daniele Galanti – assessore Cultura Rufina
Katia Carotti – Presidente commissione cultura consiglio comunale di Pelago
Adriano Bimbi – docente accademia di Belle arti e direttore artistico del progetto
Valentina Filice – Storica dell’arte
Paolo De Simonis – antropologo

a seguire
#LeMuratine - Piazza Vittorio Emanuele II, Pontassieve
"Pelago. C'era una volta" opera di Stefano Galli cantata in ottava rima da Filippo Marranci e Silvia Falugiani
Visita alla mostra delle opere realizzate nell’ambito del progetto Levantecontemporaneo da:
DASHA VIGORI OUSSOVA
DEBORA PICCININI
GEMMA MAZZOTTI
GIUSEPPE AMORIM ESPOSITO
STEFANO GALLI

intervento musicale della Sound Street Band