Ancora un anno di proroga per Ecobonus 2019 e per le altre agevolazioni per la ristrutturazione edilizia 2019: è quanto emerge dal Documento programmatico di bilancio del 2019 (Draft budgetary plan), che anticipa i provvedimenti per la casa dell’attesissimo Disegno di Legge di Bilancio 2019contenente i primi orientamenti della politica socio-economica italiana.
Con grande sorpresa di molti, che davano per spacciate le detrazioni per l’edilizia che incentivano gli italiani a migliorare dal punto di vista energetico e/o edilizio la propria abitazione, con l’insediamento del nuovo Governo Lega-5 Stelle, gli sconti fiscali per la casa sono stati confermati per un altro anno, cioè fino al 31 dicembre 2019. Spetta ora alla Commissione Europea di Bruxelles approvare o meno il testo.
Le novità rispetto al 2018 non sono molte, ben più importanti sono le conferme che giustificano un primo approfondimento sul tema.
Cos’è l’Ecobonus e le novità per il 2019
Prima di introdurre le novità per quanto riguarda le agevolazioni per il risparmio energetico 2019, sarà bene spiegare in poche righe, di cosa stiamo parlando.
L’Ecobonus è una detrazione, che interessa l’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF), pari a una parte della spesa sostenuta dal contribuente per l’esecuzione d’interventi volti al miglioramento dell’efficienza energetica della propria abitazione. A seconda del tipo d’intervento di riqualificazione energetica, sono previste due soglie diverse di detrazioni: al 65% e al 50%.
Ecobonus al 65%
Stando a quanto riportato dal documento, anche nel 2019, dovrebbero restare al 65% le detrazioni previste per interventi come:
- Sostituzione delle vecchie caldaie con caldaie a condensazione a alta efficienza con sistemi di termoregolazione smart evoluti;
- Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti basati su dispositivi ibridiquali pompa di calore-caldaia a condensazione;
- Riqualificazione energetica totale degli edifici esistenti, tali da permettere il raggiungimento di alti valori di prestazione energetica per il riscaldamento invernale;
- Installazione di pannelli solari;
- Installazione di sistemi per l’isolamento termico.
La detrazione del 65% si applica anche nel caso in cui vengano sostituiti vecchi impianti di riscaldamento con nuovi sistemi di micro-cogeneratori che permettono, con un unico dispositivo, di produrre energia elettrica e calore per un impianto di piccola taglia.
Lo sconto sarà diviso in dieci quote annuali.
Ecobonus al 50%
Detrazioni al 50% sono previste, invece, per le spese sostenute per infissi, schermature solari e impianti di climatizzazione invernale tramite biomassa e tramite caldaie a condensazione di efficienza energetica più bassa.
Anche in questo caso, lo sconto sarà suddiviso in dieci quote annuali.
Bonus mobili e Bonus verde
La novità più importante che emerge dal testo, riguarda due sconti di cui si è parlato poco: si annuncia la proroga a dicembre 2019 anche del bonus mobili e del bonus verde. Si tratta dei due bonus previsti per coloro che nell’arco dell’anno, provvederanno alla sostituzione di vecchi mobili e dei grandi elettrodomestici, con soluzioni a alta efficienza energetica finalizzati all’arredamento dell’immobile in ristrutturazione (bonus mobili), e agli interventi per la cura, la ristrutturazione e irrigazione del giardino privato (bonus verde).
Il bonus mobili prevede una detrazione pari al 50% mentre il bonus verde par al 36%.
Tra l’altro, sostituire gli elettrodomestici che consumano più energia, come il frigorifero o il condizionatore d’aria, è anche un’ottima soluzione per tagliare le bollette.
Bonus ristrutturazioni semplici
Nessuna novità, invece, per il bonus ristrutturazioni rispetto al 2018, prorogato a dicembre 2019. La detrazione prevista per gli interventi di ristrutturazione edilizia rimane fissa la 50% da suddividere in dieci quote annuali.
Chi può richiedere la detrazione fiscale
Se nulla cambierà rispetto alla legge di Bilancio 2018, le detrazioni fiscali per gli interventi volti al miglioramento dell’efficienza energetica della propria abitazione, potranno essere richieste da ogni contribuente in possesso dell’immobile oggetto di intervento.
I soggetti richiedenti potranno essere persone fisiche, titolari di partita IVA, imprenditori e società, associazioni tra professionisti ed enti che non svolgono attività commerciale.
L’ultima parola sul testo programmatico spetta alla Commissione Europea a Bruxelles, che in queste ore sta valutando l’approvazione o la bocciatura (in caso di gravi violazioni al Patto di stabilità europeo) del testo. Per quanto riguarda, invece, l’iter italiano, dopo l’approvazione europea, toccherà al Presidente della Repubblica firmare il documento a cui seguiranno nuove discussioni parlamentari e ratifiche di eventuali emendamenti, fin quando la legge di Bilancio 2019 non entrerà finalmente in vigore dal 1°gennaio prossimo.