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Benvenuto nel sito “Insangodenzo”, questo sito raccoglie tutte le informazioni sugli operatori turistici, attività commerciali, artigiani e piccoli produttori agricoli, news curiosità e quant'altro riguarda gli eventi nel comune di San Godenzo.

IN TOSCANA, al confine tra MUGELLO e VAL DI SIEVE, prendendo da DICOMANO la direzione verso FORLì, dopo circa 10 chilometri quasi al confine con la ROMAGNA , tra la valle dell'ACQUA CHETA ed il MONTE FALTERONA, troviamo il paese di SAN GODENZO, nella cui famosa abazia nel 1302 DANTE ALIGHIERI convenne con gli esuli guelfi bianchi e Ghibellini.

SAN GODENZO comune della MONTAGNA FIORENTINA ha una notevole estensione territoriale ed ha un dislivello tra il punto più alto (M. Falco, m 1658) e quello più basso (oltre Ponte alla Corella, m 240) di oltre 1400 metri, mostrando delle caratteristiche rudemente alpestri, con monti strapiombanti e profonde vallate. Dal territorio del Comune di San Godenzo, nella frazione de Il CASTAGNO D'ANDREA è possibile entrare nell'area protetta del PARCO NAZIONALE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA e CAMPIGNA, una tra le piu'suggestive porte del versante fiorentino del Parco.

martedì 15 gennaio 2019

Tartufo-gate: controlli a tappetto in Mugello, tante multe

Sulla base degli accordi stipulati dalla Regione Toscana, si è attivata una campagna di controlli da parte del Gruppo Carabinieri Forestale di Firenze nella “Zona del tartufo bianco” del Mugello.
Lo scopo è quello di accertare la regolarità della raccolta di questo fungo pregiato, l’oro bianco della gastronomia; il Mugello è una delle 6 zone caratterizzate dalla presenza del tartufo bianco, insieme alla zona delle Crete Senesi, delle Colline Sanminiatesi, del Casentino, della Val Tiberina e del litorale della Maremma Grossetana (Bianchetto).
I Militari della Stazione CC Forestale di Borgo San Lorenzo (FI) hanno effettuato, da settembre ad oggi, 47 accertamenti in orario notturno, sottoponendo a controllo oltre 60 persone per la quasi totalità cercatori di tartufo.
Sono state comminate sanzioni amministrative per un importo totale superiore au 3.000 €. Le fattispecie prevalenti delle sanzioni sono state: esercizio della ricerca e della raccolta del tartufo in ore non consentite; ricerca e raccolta del tartufo con tesserino di idoneità scaduto; mancato pagamento dell’importo annuale relativo all’abilitazione per la ricerca e raccolta del tartufo; attività di ricerca all’interno di un’area in cui è riservato il diritto di raccolta del tartufo e  tabellazione non conforme alle disposizioni di cui all’art. 3 comma 4 della Legge regionale n. 50 del 11 aprile 1995 e s.m.i..
Inoltre, è stato denunciato un cercatore, a seguito di denuncia/querela sporta dal proprietario dei terreni, poiché un tartufaio si era introdotto abusivamente all’interno di un’area a “raccolta riservata” con i cani e l’attrezzatura necessaria per la ricerca e per l’asporto dei tartufi.
Questi servizi di controllo, è utile evidenziarlo, sono stati richiesti anche dagli stessi tartufai, auspicando che tale attività possa essere estesa anche in altri periodi dell’anno ed in periodi di raccolta per varietà meno pregiate quali il Tartufo nero e lo Scorzone o Tartufo nero estivo.