E' vero che sul 90% della rete
autostradale i rincari 2019 sono stati evitati, come ha scritto a
Capodanno il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli. Ma sono
pur sempre 11, su un totale di 26, le concessionarie che sono state
autorizzate a praticare tariffe più alte dal 1° gennaio. E non
gestiscono solo tratte secondarie: ci sono, per esempio, la
Torino-Piacenza-Brescia, l’Autocisa, la Torino-Savona e la
Savona-Ventimiglia. Comunque, va dato atto a Toninelli che gli
aumenti da lui autorizzati sono tra i più bassi dell’ultimo
decennio.
Ad oggi sono percorribili senza rincari
5.208 chilometri. Cioè l’88,75% della lunghezza complessiva della
rete autostradale nazionale a pedaggio (5.868 chilometri).
Pagheremo dopo
Il problema reale, semai, è che probabilmente i rincari evitati il 1° gennaio peseranno in futuro: i gestori non hanno rinunciato a ottenerli, hanno solo trovato un accordo col ministero per rinviarne l’applicazione. Cosa che normalmente comporta una maggiorazione che copra i mesi di mancata applicazione dell’aumento.
Il problema reale, semai, è che probabilmente i rincari evitati il 1° gennaio peseranno in futuro: i gestori non hanno rinunciato a ottenerli, hanno solo trovato un accordo col ministero per rinviarne l’applicazione. Cosa che normalmente comporta una maggiorazione che copra i mesi di mancata applicazione dell’aumento.
Era avvenuto anche con i rincari del
2014, sospesi dall’allora ministro Maurizio Lupi ma poi applicati
su ordine del Tar cui avevano presentato ricorso le concessionarie.
Ma su questo aspetto non c’è ancora chiarezza: a differenza
di quella volta, ora tra ministero e gestori (ad eccezione di Strada
dei Parchi, gruppo Toto, che ha la concessione sulle autostrade A24 e
A25 Roma-Abruzzo) si è raggiunto un accordo che potrebbe anche
evitare la maggiorazione.
Più chiaro è il fatto che già dal
mese prossimo i pedaggi saranno più alti del 2,64% su altri brevi
ma importanti tratti autostradali del Nord: le tangenziali milanesi
(la Est, la Ovest e la Nord) e sulla Milano-Serravalle (che fanno
capo agli enti locali, con una quota del gruppo Gavio, che invece
controlla le autostrade del Nord-Ovest citate prima).
La mappa
I dati di dettaglio sulle tariffe 2019 sono stati forniti ieri dalla direzione generale della vigilanza ministeriale sulle concessioni autostradali (Dgvca). Sono riportati in questa tabella
I dati di dettaglio sulle tariffe 2019 sono stati forniti ieri dalla direzione generale della vigilanza ministeriale sulle concessioni autostradali (Dgvca). Sono riportati in questa tabella