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IN TOSCANA, al confine tra MUGELLO e VAL DI SIEVE, prendendo da DICOMANO la direzione verso FORLì, dopo circa 10 chilometri quasi al confine con la ROMAGNA , tra la valle dell'ACQUA CHETA ed il MONTE FALTERONA, troviamo il paese di SAN GODENZO, nella cui famosa abazia nel 1302 DANTE ALIGHIERI convenne con gli esuli guelfi bianchi e Ghibellini.

SAN GODENZO comune della MONTAGNA FIORENTINA ha una notevole estensione territoriale ed ha un dislivello tra il punto più alto (M. Falco, m 1658) e quello più basso (oltre Ponte alla Corella, m 240) di oltre 1400 metri, mostrando delle caratteristiche rudemente alpestri, con monti strapiombanti e profonde vallate. Dal territorio del Comune di San Godenzo, nella frazione de Il CASTAGNO D'ANDREA è possibile entrare nell'area protetta del PARCO NAZIONALE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA e CAMPIGNA, una tra le piu'suggestive porte del versante fiorentino del Parco.

giovedì 3 gennaio 2019

Pedaggi autostrade, ecco i rincari tratta per tratta


E' vero che sul 90% della rete autostradale i rincari 2019 sono stati evitati, come ha scritto a Capodanno il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli. Ma sono pur sempre 11, su un totale di 26, le concessionarie che sono state autorizzate a praticare tariffe più alte dal 1° gennaio. E non gestiscono solo tratte secondarie: ci sono, per esempio, la Torino-Piacenza-Brescia, l’Autocisa, la Torino-Savona e la Savona-Ventimiglia. Comunque, va dato atto a Toninelli che gli aumenti da lui autorizzati sono tra i più bassi dell’ultimo decennio.
Ad oggi sono percorribili senza rincari 5.208 chilometri. Cioè l’88,75% della lunghezza complessiva della rete autostradale nazionale a pedaggio (5.868 chilometri).
Pagheremo dopo
Il problema reale, semai, è che probabilmente i rincari evitati il 1° gennaio peseranno in futuro: i gestori non hanno rinunciato a ottenerli, hanno solo trovato un accordo col ministero per rinviarne l’applicazione. Cosa che normalmente comporta una maggiorazione che copra i mesi di mancata applicazione dell’aumento.
Era avvenuto anche con i rincari del 2014, sospesi dall’allora ministro Maurizio Lupi ma poi applicati su ordine del Tar cui avevano presentato ricorso le concessionarie. Ma su questo aspetto non c’è ancora chiarezza: a differenza di quella volta, ora tra ministero e gestori (ad eccezione di Strada dei Parchi, gruppo Toto, che ha la concessione sulle autostrade A24 e A25 Roma-Abruzzo) si è raggiunto un accordo che potrebbe anche evitare la maggiorazione.
Più chiaro è il fatto che già dal mese prossimo i pedaggi saranno più alti del 2,64% su altri brevi ma importanti tratti autostradali del Nord: le tangenziali milanesi (la Est, la Ovest e la Nord) e sulla Milano-Serravalle (che fanno capo agli enti locali, con una quota del gruppo Gavio, che invece controlla le autostrade del Nord-Ovest citate prima).
La mappa
I dati di dettaglio sulle tariffe 2019 sono stati forniti ieri dalla direzione generale della vigilanza ministeriale sulle concessioni autostradali (Dgvca). Sono riportati in questa tabella