Migliorare la convivenza tra inquilini all’interno delle case popolari, contrastare la marginalità ed evitare l’apertura di potenziali crisi sociali. Sono questi gli obiettivi del protocollo d’intesa firmato martedì 15 gennaio da Casa Spa e dall’Unione Comuni Valdarno Valdisieve (Comuni di Londa, San Godenzo, Rufina, Pelago, Pontassieve, Reggello), per monitorare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica del territorio, da un punto di vista sociale. Con questo accordo CASA Spa mette in campo una serie di misure per garantire la legalità ed il rispetto delle regole di buon vicinato, all’interno degli edifici di edilizia residenziale pubblica, attraverso l’attivazione e lo sviluppo di percorsi che avranno come obiettivo la prevenzione di eventuali crisi socio-sanitarie che potrebbero manifestarsi. A tale scopo Casa Spa ha deciso di creare al suo interno un ufficio di gestione e coesione sociale, che ha come principale obiettivo quello di incidere positivamente sul rapporto tra inquilino ed Ente Gestore.
“Quella che attiviamo oggi in Valdisieve è un’ulteriore misura per far sì che negli alloggi erp ci sia una convivenza pacifica e civile tra gli assegnatari – commenta il presidente di Casa Spa, Luca Talluri.– Si tratta di un progetto che stiamo attivando in tutto il Lode fiorentino e rappresenta il primo passo di una serie di misure che intendiamo mettere in campo per gestire la marginalità e prevenire la formazione di eventuali crisi sociali tra gli inquilini”.
“Come Sindaci dell’Unione dei Comuni – spiega Monica Marini,presidente dell’Unione Valdisieve e Valdarno– siamo soddisfatti di questo accordo che permetterà una migliore gestione del patrimonio residenziale dal punto di vista sociale e sociosanitario. Un servizio innovativo, capace di monitorare e individuare in maniera preventiva eventuali situazioni di criticità e lavorare per garantire una buona convivenza.
Il protocollo d’intesa firmato oggi avrà una validità di 2 anni, al termine dei quali potrà essere rinnovato da tutti i soggetti firmatari. Nell’accordo si prevede, fra le altre cose, il monitoraggio costante di potenziali situazioni critiche all’interno degli edifici erp e l’organizzazione di periodiche riunioni con i soggetti coinvolti, per attivare misure di prevenzione e di arginare la marginalità.