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IN TOSCANA, al confine tra MUGELLO e VAL DI SIEVE, prendendo da DICOMANO la direzione verso FORLì, dopo circa 10 chilometri quasi al confine con la ROMAGNA , tra la valle dell'ACQUA CHETA ed il MONTE FALTERONA, troviamo il paese di SAN GODENZO, nella cui famosa abazia nel 1302 DANTE ALIGHIERI convenne con gli esuli guelfi bianchi e Ghibellini.

SAN GODENZO comune della MONTAGNA FIORENTINA ha una notevole estensione territoriale ed ha un dislivello tra il punto più alto (M. Falco, m 1658) e quello più basso (oltre Ponte alla Corella, m 240) di oltre 1400 metri, mostrando delle caratteristiche rudemente alpestri, con monti strapiombanti e profonde vallate. Dal territorio del Comune di San Godenzo, nella frazione de Il CASTAGNO D'ANDREA è possibile entrare nell'area protetta del PARCO NAZIONALE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA e CAMPIGNA, una tra le piu'suggestive porte del versante fiorentino del Parco.

mercoledì 16 gennaio 2019

METEO al 27 Gennaio, BURRASCA invernale in rotta verso il GELO

POSSIBILE EVOLUZIONE METEO SINO AL 27 GENNAIO
Osservare i modelli matematici di previsione, in questo periodo, non aiuta granché nell'individuare un trend meteo climatico univoco.

Ancora troppe le incertezze legate alle dinamiche di propagazione del forte riscaldamento statosferico e della conseguente scissione del Vortice Polare. Eppure, da qualche giorno, i più autorevoli centri di calcolo internazionali ci mostrano il possibile ingresso di una poderosa depressione artica in Europa e sul Mediterraneo.
Si tratterebbe di una vera e propria burrasca invernale, a nostro avviso associabile proprio agli effetti di quanto accaduto ai piani alti dell'atmosfera.
MALTEMPO CON NEVE
Se confermata, tale evoluzione ci esporrebbe quasi certamente a un'ondata di maltempo di chiaro stampo invernale. Tenete conto che si avrebbero valori di pressione estremamente bassi e benché al suolo non siano attese temperature così basse, l'aria gelida in quota potrebbe trasferirsi nei bassi strati a causa delle precipitazioni.
Per intenderci, potrebbe nevicare a bassa o bassissima quota anche in presenza di valori termici al suolo non eclatanti. Peraltro, questo va detto, anche qualora l'impatto depressionario non dovesse risultare così devastante si potrebbe egualmente realizzare un'irruzione artica imponente.
VERSO IL GELO
Come detto lunedì, potrebbe trattarsi di un semplice antipasto destinato a consegnarci una portata ben più corposa. In tal senso occhio allo svuotamento depressionario sul settore canadese perché andrebbe a facilitare l'elevazione dell'Alta Pressione delle Azzorre.
La spinta in direzione nord-nordest catalizzerebbe aria molto fredda, addirittura gelida, direttamente dall'Artico Russo e persino dalla Siberia. Italia tra gli obbiettivi principali? Staremo a vedere.
Prepariamoci a una fase invernale tutt'altro che noiosa, sarà bene pertanto godersi questi pochi giorni d'Alta Pressione perché lo scenario meteo climatico cambierà di nuovo. Pesantemente.