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IN TOSCANA, al confine tra MUGELLO e VAL DI SIEVE, prendendo da DICOMANO la direzione verso FORLì, dopo circa 10 chilometri quasi al confine con la ROMAGNA , tra la valle dell'ACQUA CHETA ed il MONTE FALTERONA, troviamo il paese di SAN GODENZO, nella cui famosa abazia nel 1302 DANTE ALIGHIERI convenne con gli esuli guelfi bianchi e Ghibellini.

SAN GODENZO comune della MONTAGNA FIORENTINA ha una notevole estensione territoriale ed ha un dislivello tra il punto più alto (M. Falco, m 1658) e quello più basso (oltre Ponte alla Corella, m 240) di oltre 1400 metri, mostrando delle caratteristiche rudemente alpestri, con monti strapiombanti e profonde vallate. Dal territorio del Comune di San Godenzo, nella frazione de Il CASTAGNO D'ANDREA è possibile entrare nell'area protetta del PARCO NAZIONALE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA e CAMPIGNA, una tra le piu'suggestive porte del versante fiorentino del Parco.

giovedì 3 gennaio 2019

Firenze, sei luoghi della cultura in centro: novità per Santa Maria Novella e San Firenze

Sei spazi di Firenze che diventeranno nuovi luoghi della cultura, questo il masterplan degli spazi culturali del centro storico presentato dal sindaco di Firenze Dario Nardella.

"Un preciso fine politico: fare sempre più di Firenze una città viva che combatte il turismo mordi e fuggi e che mette la cultura al centro del suo agire", spiega il comune di Firenze in una nota.

Si tratta di Santa Maria Novella dove troveranno spazio il ‘nuovo’ gabinetto Vieusseux e il social housing; il complesso di San Firenze dove troverà casa la Fondazione Bocelli; Palazzo Strozzi e museo Novecento che verranno ampliati, mentre sono previste nuove funzioni per il teatro dell’Oriuolo e per Palazzo Corsini Suarez in via Maggio.

“Vogliamo riorganizzare – ha sottolineato il sindaco – i principali contenitori culturali del centro storico per avere una Firenze viva e non musealizzata, vittima del mordi e fuggi, dando a ogni luogo una precisa anima. Vogliamo un centro storico sempre più vivo e identitario, degno di una capitale di una cultura che non significa mera conservazione del passato ma un grande strumento di rivitalizzazione dei quartieri e di crescita, attrazione e formazione per le giovani generazioni”.

Uno degli interventi più significativi riguarda il complesso di Santa Maria Novella, di cui il Comune è tornato in possesso nel dicembre del 2016 e ha già visto l’ampliamento del museo: qui troverà posto il Gabinetto Vieusseux, che lascerà sia la sede di Palazzo Strozzi (liberando così spazi per la Fondazione e dedicando ancora di più il palazzo alle grandi mostre) sia l’archivio di Palazzo Corsini Suarez di via Maggio, dove si libereranno locali perattività istituzionali del Comune.

A Santa Maria Novella il nuovo Vieusseux occuperà oltre 3000 metri quadrati mentre 4000 saranno dedicati al progetto di housing sociale, ovvero appartamenti a canone calmierato assegnabili tramite bando soprattutto a giovani coppie e famiglie in difficoltà economica. “Un modo – ha chiarito il sindaco – per riportare in centro la residenza, un po’ sulla falsa riga di quanto fatto in questi anni nell’ex carcere delle Murate”. Un’altra parte del complesso sarà dedicata, tramite bando di valorizzazione, ad attività formative e legate all’innovazione.

Riorganizzazione in vista anche per l’ex tribunale di San Firenze, già sede della Fondazione Zeffirelli: vi troverà ‘casa’ anche la Fondazione di Andrea Bocelli mentre per l’ultimo piano sarà fatto un bando per la concessione degli spazi per progetti di sviluppo delle arti performative. “San Firenze – ha detto Nardella – diventerà un vero e proprio Palazzo delle arti e dello spettacolo. La Fondazione Bocelli attiverà un progetto culturale per la città legato ovviamente alla musica e si occuperà, in cambio della concessione gratuita degli spazi, della manutenzione ordinaria e straordinaria”.

Anche il museo Novecento, ospitato nel complesso delle ex Leopoldine di Santa Maria Novella, diventerà più grande: sarà infatti avviata nei prossimi giorni un’indagine conoscitiva per individuare potenziali immobili limitrofi adatti ad estendere gli spazi espositivi. Infine l’ex teatro dell’Oriuolo, nell’omonima via e nel palazzo che ospita l’archivio storico del Comune: qui nascerà un nuovo teatro delle arti visive.

In totale il masterplan comprende 16mila metri quadrati di aree dedica