Benvenuto

Benvenuto nel sito “Insangodenzo”, questo sito raccoglie tutte le informazioni sugli operatori turistici, attività commerciali, artigiani e piccoli produttori agricoli, news curiosità e quant'altro riguarda gli eventi nel comune di San Godenzo.

IN TOSCANA, al confine tra MUGELLO e VAL DI SIEVE, prendendo da DICOMANO la direzione verso FORLì, dopo circa 10 chilometri quasi al confine con la ROMAGNA , tra la valle dell'ACQUA CHETA ed il MONTE FALTERONA, troviamo il paese di SAN GODENZO, nella cui famosa abazia nel 1302 DANTE ALIGHIERI convenne con gli esuli guelfi bianchi e Ghibellini.

SAN GODENZO comune della MONTAGNA FIORENTINA ha una notevole estensione territoriale ed ha un dislivello tra il punto più alto (M. Falco, m 1658) e quello più basso (oltre Ponte alla Corella, m 240) di oltre 1400 metri, mostrando delle caratteristiche rudemente alpestri, con monti strapiombanti e profonde vallate. Dal territorio del Comune di San Godenzo, nella frazione de Il CASTAGNO D'ANDREA è possibile entrare nell'area protetta del PARCO NAZIONALE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA e CAMPIGNA, una tra le piu'suggestive porte del versante fiorentino del Parco.

mercoledì 20 marzo 2019

Equinozio di primavera è oggi 20 marzo (e non domani): alle 22.58 finisce l'inverno

Non è una novità: le convenzioni che abbiamo appreso da bambini non sono esatte
È arrivata ufficialmente la primavera: alle 22.58 ora italiana di oggi, 20 marzo, ci sarà l'equinozio, ovvero il momento in cui la linea d'ombra che divide la zona della Terra illuminata dal Sole da quella in cui è notte taglia contemporaneamente Polo Nord e Polo Sud. 

Equinozio di primavera: 20 marzo e non 21 marzo

Ma quello che forse non tutti sanno è il motivo per cui la primavera non arriva - come da convenzione - il 21 marzo. E non è una novità di quest'anno: è dal 2007 che non succede e non succederà più fino al 2102.

Il motivo è la rotazione terrestre e il sistema di calendario gregoriano, introdotto da Gregorio XIII nel 1582 come correzione del calendario giuliano. La data convenzionalmente associata all'equinozio di primavera è il 21 marzo, che fu decisa nel Concilio di Nicea del 325 per calcolare la Pasqua cristiana e dalla quale partì l'ultima sistemazione del calendario gregoriano, che usiamo ancora oggi.

Ma tale sistemazione non è perfetta: il nostro calendario divide un anno in 365 giorni, cioè circa un quarto di giro in meno di quanti la Terra ne compia su se stessa durante una rivoluzione completa attorno al Sole. La rivoluzione però dura 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 49 secondi.

La soluzione sono gli anni bisestili. Tutti sanno che ogni 4 anni, aggiungiamo un giorno, il 29 febbraio. Ma quel giorno non basta per riallinearsi completamente. La regola è più complessa, ed è come segue:
- ogni 4 anni bisogna aggiungere un giorno - sono appunto gli anni bisestili;
- ma ogni 100 anni bisogna togliere un giorno: quindi il 2100 non sarà bisestile;
- in più ogni 400 bisogna riaggiugnere un giorno: ecco perché il 2000 è stato bisestile

Detto in altro modo, sono bisestili:

  • gli anni non secolari il cui numero è divisibile per 4;
  • gli anni secolari il cui numero è divisibile per 400.
Il ritardo accumulato ogni anno fa sì che il momento dell'equinozio di primavera sia in un orario diverso rispetto al precedente e può così cadere in un giorno compreso tra il 19 ed il 21 marzo. Il riallineamento centenario del 2100 riporterà l'equinozio in linea. E permetterà al 21 marzo di riappropiarsi del suo 'equinozio' nel 2102.