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IN TOSCANA, al confine tra MUGELLO e VAL DI SIEVE, prendendo da DICOMANO la direzione verso FORLì, dopo circa 10 chilometri quasi al confine con la ROMAGNA , tra la valle dell'ACQUA CHETA ed il MONTE FALTERONA, troviamo il paese di SAN GODENZO, nella cui famosa abazia nel 1302 DANTE ALIGHIERI convenne con gli esuli guelfi bianchi e Ghibellini.

SAN GODENZO comune della MONTAGNA FIORENTINA ha una notevole estensione territoriale ed ha un dislivello tra il punto più alto (M. Falco, m 1658) e quello più basso (oltre Ponte alla Corella, m 240) di oltre 1400 metri, mostrando delle caratteristiche rudemente alpestri, con monti strapiombanti e profonde vallate. Dal territorio del Comune di San Godenzo, nella frazione de Il CASTAGNO D'ANDREA è possibile entrare nell'area protetta del PARCO NAZIONALE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA e CAMPIGNA, una tra le piu'suggestive porte del versante fiorentino del Parco.

giovedì 13 dicembre 2018

Lo sciame meteorico delle Geminidi, come vederlo

Le “stelle cadenti” sono già visibili e stanotte raggiungeranno il loro massimo, nuvole permettendo
Lo sciame meteorico delle Geminidi potrà essere visto al suo massimo nel cielo durante la notte tra giovedì 13 e venerdì 14 dicembre, nuvole e inquinamento luminoso permettendo. Le “stelle cadenti” delle Gemenidi appariranno come delle improvvise strisce luminose di colore giallognolo, e si chiamano così perché sembrano originarsi nel punto in cui si trova la costellazione dei Gemelli. In realtà, possono essere visibili in buona parte della volta celeste.
Le Geminidi sono causate dall’oggetto spaziale Fetonte (3200 Phaethon), un asteroide la cui orbita intreccia periodicamente quelle dei pianeti Mercurio, Venere, Marte e della Terra. Ha proprietà particolari rispetto ai classici asteroidi e non è escluso che possa essere una cometa estinta, cioè una cometa che ha perso buona parte del proprio ghiaccio lasciando esposta la sua parte rocciosa. Fu scoperto nei primi anni Ottanta e in seguito identificato come la causa dello sciame meteorico delle Geminidi.
Nel corso dei suoi passaggi, Fetonte ha prodotto una scia di detriti, nella quale la Terra entra periodicamente seguendo la propria orbita intorno al Sole. L’incontro con i detriti avviene in questo periodo dell’anno: i frammenti di roccia entrano in contatto con l’atmosfera terrestre, bruciano e si illuminano lasciando una scia luminosa che di notte diventa visibile.
Di solito in presenza di uno sciame meteorico come quello delle Geminidi parliamo di “stelle cadenti”, perché nel cielo notturno sembra che una stella si sposti velocissima prima di morire. In realtà, le stelle non c’entrano nulla e rimangono a debita distanza dall’atmosfera terrestre (milioni di chilometri nel caso del Sole, miliardi per tutte le altre). Oltre alle Geminidi, ci sono altri sciami meteorici ricorrenti: il più famoso di tutti è quello delle Perseidi, che si verifica intorno al 10 di agosto, la notte di San Lorenzo.
Per osservare lo sciame meteorico delle Geminidi conviene allontanarsi dai grandi centri abitati, raggiungendo zone dove l’inquinamento luminoso è inferiore e il cielo notturno è più visibile. Il picco delle Geminidi è tra il 13 e il 14 dicembre, ma potrebbero essere visibili alcune “stelle cadenti” anche nei giorni successivi.