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IN TOSCANA, al confine tra MUGELLO e VAL DI SIEVE, prendendo da DICOMANO la direzione verso FORLì, dopo circa 10 chilometri quasi al confine con la ROMAGNA , tra la valle dell'ACQUA CHETA ed il MONTE FALTERONA, troviamo il paese di SAN GODENZO, nella cui famosa abazia nel 1302 DANTE ALIGHIERI convenne con gli esuli guelfi bianchi e Ghibellini.

SAN GODENZO comune della MONTAGNA FIORENTINA ha una notevole estensione territoriale ed ha un dislivello tra il punto più alto (M. Falco, m 1658) e quello più basso (oltre Ponte alla Corella, m 240) di oltre 1400 metri, mostrando delle caratteristiche rudemente alpestri, con monti strapiombanti e profonde vallate. Dal territorio del Comune di San Godenzo, nella frazione de Il CASTAGNO D'ANDREA è possibile entrare nell'area protetta del PARCO NAZIONALE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA e CAMPIGNA, una tra le piu'suggestive porte del versante fiorentino del Parco.

martedì 11 dicembre 2018

Meno compiti delle vacanze a Natale. La circolare del ministro Bussetti

Il ministro dell’Istruzione scende in campo nella diatriba compiti sì-compiti no chiedendo a maestre e prof di essere clementi durante le vacanze: «Concedete ai ragazzi e alle loro famiglie un momento di riposo per le feste»

Maestre e professori sono avvisati. Per le vacanze di Natale non diano troppi compiti ai loro alunni perché così vuolsi al Miur. «Vorrei sensibilizzare il corpo docente e le scuole ad un momento di riposo degli studenti e delle famiglie affinché vengano diminuiti i compiti durante le vacanze natalizie», ha detto il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, incontrando il Garante per l’infanzia. Bussetti ha annunciato per i prossimi giorni una circolare «per la diminuzione dei compiti durante le vacanze, compiti che gravano sugli impegni delle famiglie e quindi vorrei dare un segnale. Penso a questi giorni di festività e ai ragazzi e alle famiglie che vogliono trascorrerle insieme». Intervistato da Radio1 Bussetti ha spiegato che durante le feste i ragazzi devono avere il tempo di rilassarsi e di ritrovare i «piaceri della vita familiare e degli amici». Al posto dei compiti - ha aggiunto - potrebbero dedicarsi alla «lettura ma anche fare movimento, dedicarsi ai propri hobby e andare a vedere delle mostre».
I compiti? Sono un affare di famiglia
L’appello del ministro è destinato a raccogliere il sicuro plauso di mamme e papà, soprattutto dei più piccoli, che si apprestano alla lunga pausa natalizia con un doppio terrore: quello dell’infilata di cenoni in famiglia e quello della «quaresima» dei compiti che, implacabile, scatterà con l’avvicinarsi del rientro a scuola. Sì, perché da noi i compiti sono un affare di famiglia, che spesso rovina la vita ai genitori più che ai figli. Ricordate il caso di quel papà di Varese che al rientro dalle vacanze estive giustificò il figlio che non aveva fatto i compiti dicendo che in compenso ci aveva pensato lui, il babbo, a insegnargli a vivere, portandolo in bici e in campeggio?
In trincea
Il partito «no compiti» conta anche diversi docenti, maestre, professori e dirigenti scolastici. Il più famoso è il preside Maurizio Parodi che ormai un paio di anni fa ha lanciato una campagna suggestiva («Basta Compiti») su Change.org che ha raccolto decine di migliaia di sottoscrizioni. Citando la Costituzione, spiega che sono inutili, dannosi e discriminanti. Recentemente l’Ocse ci ha ricordato che i nostri studenti fanno più compiti di molti coetanei: otto ore in media alla settimana. Il triplo dei coreani. Almeno tre ore più della media nei Paesi dell’Unione europea. Ma non incassano i giusti dividendi, visto che i loro risultati nei test Pisa sono molto inferiori a quelli dei loro colleghi. Comunque la si pensi, su una cosa sono tutti d’accordo (almeno i pedagogisti): che, pochi o tanti, andrebbero fatti senza l’aiuto di mamma e papà. E soprattutto, una volta dati, andrebbero corretti dai prof, che invece spesso al rientro delle vacanze se ne dimenticano.
Le reazioni dei social
Sui social le reazioni alla proposta di Bussetti sono egualmente divise fra genitori che tirano un sospiro di sollievo e altri che, in polemica con il ministro e con il governo di cui fa parte, sottolineano che altre sarebbero le priorità della scuola su cui Bussetti sarebbe chiamato a intervenire.