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Benvenuto nel sito “Insangodenzo”, questo sito raccoglie tutte le informazioni sugli operatori turistici, attività commerciali, artigiani e piccoli produttori agricoli, news curiosità e quant'altro riguarda gli eventi nel comune di San Godenzo.

IN TOSCANA, al confine tra MUGELLO e VAL DI SIEVE, prendendo da DICOMANO la direzione verso FORLì, dopo circa 10 chilometri quasi al confine con la ROMAGNA , tra la valle dell'ACQUA CHETA ed il MONTE FALTERONA, troviamo il paese di SAN GODENZO, nella cui famosa abazia nel 1302 DANTE ALIGHIERI convenne con gli esuli guelfi bianchi e Ghibellini.

SAN GODENZO comune della MONTAGNA FIORENTINA ha una notevole estensione territoriale ed ha un dislivello tra il punto più alto (M. Falco, m 1658) e quello più basso (oltre Ponte alla Corella, m 240) di oltre 1400 metri, mostrando delle caratteristiche rudemente alpestri, con monti strapiombanti e profonde vallate. Dal territorio del Comune di San Godenzo, nella frazione de Il CASTAGNO D'ANDREA è possibile entrare nell'area protetta del PARCO NAZIONALE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA e CAMPIGNA, una tra le piu'suggestive porte del versante fiorentino del Parco.

lunedì 3 dicembre 2018

Il River to River Florence Indian Film Festival diventa maggiorenne: al via la 18/ma edizione

Dal 6 all’11 dicembre al cinema La Compagnia di Firenze e in vari spazi della città. Tra i temi, i sentimenti al giorno d’oggi tra tabù sociali ed emancipazione femminile, l’aspirazione al successo dei giovani fino alla battaglia per l’istruzione elementare

Diventa maggiorenne il River to River Florence Indian Film Festival, unico festival in Italia interamente dedicato alla cinematografia indiana. Protagonista di questa 18/ma edizione sarà l’India contemporanea, con i suoi desideri, le battaglie sociali, gli usi e i costumi, raccontati in 35 pellicole in prima italiana ed europea. Le proiezioni si terranno dal 6 all’11 dicembre al cinema La Compagnia di Firenze (via Cavour 50/r) e in vari spazi della città, alla presenza di registi e ospiti. 

Fra le tematiche: dalle storie d’amore senza tempo, che sfidano i tabù e la differenza di estrazione sociale, nella prima italiana di “Sir” della regista Rohena Gera (in sala dalla primavera 2019) all’emancipazione femminile in “Chitra (Nude)” di Ravi Jadhav bandito da vari festival internazionali che mette il mondo del nudo al centro del film; dalle aspirazioni canore e i sogni di successo in “Fanney Khan”, satira sul mondo dello spettacolo di Atul Manjrekar con le star Anil Kapoor e Aishwarya Ray Bachchan; alla love story in salsa Bollywood “Manmarziyaan” (Husband Material) di Anurag Kashyap e i conflitti e le differenze tra musulmani e hindu in “Mulk” di Anubhav Sinha alla presenza dell’attrice Taapsee Pannu (protagonista anche del film di chiusura Manmarziyaan), dall’esilarante pellicola on the road “Karwaan” di Akarsh Khurana, commedia degli equivoci con la star internazionale Irrfan Khan, passando dal tema dell’istruzione elementare raccontato in “T for Taj Mahal” lavoro di Kireet Khurana, ospite del festival, fino a quello de lavoro con “The Lift Boy” di Jonathan Augustin, tratto da un’incredibile storia vera. 

In programma anche eventi collaterali tra cui mostre, talk, lezioni di cucina ed eventi off, tutti sotto la direzione di Selvaggia Velo, affiancata per la prima volta nella selezione dei film dal consulente alla programmazione Massimo Benvegnù. Un’edizione in cui attualità e cultura pop si incontrano, raccontando l’India di oggi, attraverso pellicole anticonvenzionali, che sfidano i pregiudizi sociali, e commedie romantiche. 

Afferma Cristina Giachi, vicesindaca del Comune di Firenze: “Un festival che era maturo da tempo, per la sua offerta, la qualità e la cura delle proiezioni. Quest’anno, tra le novità, le food-box che accompagnano le proiezioni con la possibilità di mangiare le specialità di cui si parla. Quest’anno il festival dedica ampio spazio alla tematica dell’amore oltre che alle donne. I temi toccati non sono mai scontati, ma al cento di un caleidoscopio sociale che l’India rappresenta per noi. L’india, dunque, non è più così esotica e lontana, anzi ogni anno ritorna a deliziarci a dicembre con un cinema di altissimo livello e suggestioni che fanno riflettere e che toccano temi cari a tutti. Ogni anno vengo volentieri al River to River come spettatrice e appassionata dell’India!” 

Per il primo anno, il festival ha un nuovo sostenitore: la Bagri Foundation, una fondazione di tipo familiare creata nel 1990 con sede in Regno Unito, gestita da tre generazioni tutte accomunate dallo stesso spirito di curiosità. Tramite un ampio e vario programma artistico e formativo, la Fondazione offre agli artisti e agli studiosi di tutta l’Asia una maggiore visibilità sulla scena globale. La Bagri Foundation crede nel potere della collaborazione e mira a contribuire al dibattito globale, promuovendo il dialogo artistico tra le varie culture e discipline, a dare un generoso supporto alle nuove opere artistiche di talenti straordinari, condividere conoscenze e competenze derivate, riguardanti o ispirate alle culture di tutta l’Asia e sostenere interpretazioni artistiche innovative e nuove idee che coinvolgono creativamente tradizione e contemporaneità (https://www.bagrifoundation.org/). La Bagri Foundation è lieta di essere il major sponsor della diciottesima edizione del River to River Florence Indian Film Festival. La Trustee Alka Bagri ha dichiarato: “Crediamo nella visione del festival, che è quella di realizzare uno spazio dedicato che permetta al pubblico di assimilare, farsi coinvolgere e riflettere sul mondo del cinema indiano, offrendo una piattaforma vitale per espandere la portata di questi film verso pubblici internazionali e ampliare la conoscenza della cultura cinematografica indiana”. 

Il River to River Florence Indian Film Festival si svolge con il Patrocinio dell’Ambasciata dell’India, sotto l’egida di Fondazione Sistema Toscana, ed è realizzato con il contributo di Regione Toscana, Comune di Firenze, Ente Cassa di Risparmio di Firenze e Sensi Contemporanei Toscana per il Cinema. 
Il festival si avvale del sostegno del major sponsor Bagri Foundation e degli sponsor Salvatore Ferragamo e Instyle; dei partner tecnici Hotel Roma, Pensione Canada, Air India, Fondazione Studio Marangoni, Marchesi Frescobaldi, Amblè, Cescot Firenze, Buh!, Pocket Films , Indian Association of North Italy; infine, dei media partner MYmovies.it, Firenze Spettacolo, The Florentine, Rdf e Novaradio. 

Il programma del festival si divide tra lungometraggi, documentari e cortometraggi, tutti in prima visione italiana, spesso alla presenza di ospiti internazionali tra registi e attori. Di ogni categoria il pubblico decreterà il vincitore, a cui sarà assegnato il “River to River Audience Award”. 

APERTURA E CHIUSURA 

L’apertura del festival, giovedì 6 dicembre alle ore 20.30, sarà affidata a “Sir”, film di debutto della regista Rohena Gera, che sarà presente in sala. Il delicato lungometraggio, che ha ricevuto standing ovation alla Semaine de la Critique di Cannes 2018, sarà introdotta dalla regista, presente in sala. Il delicato lungometraggio (che uscirà nelle sale italiane con Academy Two nella primavera del 2019) racconta di Ratna, giovane domestica, che lavora per Ashwin, erede di una ricca famiglia di Mumbai. Possono, i tabù sociali, tenere distanti due mondi opposti che si attraggono? 

Emozioni in salsa Bollywood sono invece gli ingredienti principali di “Manmarziyaan” (Husband Material) di Anurag Kashyap, che chiuderà il festival alla presenza dell’attrice protagonista Taapsee Pannu (martedì 11 dicembre, ore 20.30). Proiettato in anteprima al festival di Toronto 2018, questa commedia romantica dal ritmo incalzante a suon di musica punjabi, segue le vicende della giovane Rumi dallo spirito libero e irrequieto, incastrata in un triangolo amoroso 

LUNGOMETRAGGI IN CONCORSO 

Il festival presenta sette lungometraggi in concorso: “The Lift Boy” di Jonathan Augustin, tratto da un’incredibile storia vera, racconta di Raju, ventiquattrenne che studia per diventare ingegnere ma che dovrà presto interrompere il suo sogno per sostituire il padre nel lavoro di addetto all’ascensore in un condominio di Mumbai (7 dicembre alle 18.00). Sempre a Mumbai, all’interno di un “chawl” (condominio) è ambientato “3 Storeys” del regista Arjun Mukherjee, presente in sala, dove si intrecciano le storie e le vite apparentemente ordinarie di alcuni suoi abitanti (7 dicembre, ore 20.30). Le aspirazioni canore e i sogni di successo di un padre si mescolano a quelli della figlia adolescente in “Fanney Khan”, satira sul mondo dello spettacolo di Atul Manjrekar con le star Anil Kapoor e Aishwarya Ray Bachchan, remake del film belga “Assolutamente famosi” (8 dicembre, ore 15.00). La star internazionale Irrfan Khan è il protagonista della pellicola on the road “Karwaan” del Akarsh Khurana (ospite della serata) esilarante commedia degli equivoci in cui alcuni addetti ai lavori sbagliano a rendere il corpo di un parente deceduto e lo scambiano con quello di qualcun altro (8 dicembre, ore 20.30). Si costruisce unendo due punti forza dell’India (il cibo e il Taj Mahal) con una sceneggiatura geniale, la pellicola di Kireet Khurana, regista che presenterà in sala “T for Taj Mahal” lavoro che cerca di risolvere il problema dei villaggi sperduti di questo grande Paese: l’istruzione elementare (9 dicembre, ore 18.00). Pregiudizi, conflitti e differenze tra musulmani e hindu sono al centro di “Mulk” lungometraggio di Anubhav Sinha con l’attrice Taapsee Pannu (ospite del festival) ispirato da un fatto di cronaca dove l’avvocato hindu Aarthi Mohammed lotta per difendere la causa della famiglia musulmana del marito, presa di mira dalla legge e dall’astio della comunità dopo un atto terroristico (9 dicembre, ore 20.30). E ancora “Chitra (Nude)” il film di Ravi Jadhav, bandito da vari festival internazionali per l’argomento trattato, che affronta la storia di due donne alle prese con un lavoro anticonvenzionale, contro il pregiudizio comune (10 dicembre, ore 20.30). 

DOCUMENTARI IN CONCORSO 

Ampio spazio anche al cinema documentario con le pellicole “An Engineered Dream” di Hemant Gaba sulle vite di tre ragazzi, le pressioni e le aspettative delle loro famiglie per farli diventare ingegneri (7 dicembre, ore 16.00); “Grandir au Ladakh” storia della piccola Padma, 12 anni, e della sua inseparabile sorellina che vivono in un piccolo villaggio Gya, in Ladakh (9 dicembre, ore 15.00, alla presenza regista Christiane Mordelet); “Kalachakra: the Enlightenment” di Natalie Fuchs, raccontato attraverso la voce narrante della star internazionale Uma Thurman, film su “La ruota del tempo”, la più alta iniziazione che si possa ricevere nel buddismo tibetano (9 dicembre, ore 16.30). E infine: si può giocare a cricket indossando l’hijab? È il quesito che si pone Jeremy Guy, autore di “Purdah” che segue le vicende di una famiglia musulmana di Mumbai, dove le tre figlie lottano contro povertà, pressioni sociali e problemi familiari per inseguire le proprie aspirazioni (10 dicembre, ore 18.00). 

CORTOMETRAGGI IN CONCORSO 

Ricca e variegata, tra prime europee e italiane, anche la sezione dedicata ai cortometraggi: dalle aspirazioni di un padre per il proprio figlio e l’invidia per i successi altrui raccontante in “Itwaar” di Rahul Srivastava, che sarà presente in sala, (7 dicembre, ore 16.00) al cortometraggio animato sui sogni di alcuni monaci buddisti in “Everything is Upstream” di Martin Ponferrada (9 dicembre, ore 11.00). Lunedì 10 dicembre (dalle 16.30) una selezione di corti affronterà rivelazioni sconcertanti, la fuga disperata verso un futuro migliore con le proiezioni di: “Ludo” di Shiladitya Moulik; “A Cold Summer Night” di Yash Sawant; “Forbidden” di Vibha Gulati e Pesum por chithirame di Sabarivasan Shanmugam. Martedì 11 dicembre, a partire dalle 18.00 verrà tracciato un percorso sul cibo come scoperta di sé, come collante sociale e come motore di condivisione con i corti “Forbidden Tikka Masala”, viaggio culinario di Rahul Chaturvedi; Rogan Josh di Sanjeev Vig (alla presenza dell’attrice Avantika Akerkar); Roz Khaao Ande di Neshu Saluja e Last Cup of Tea di Farha Alam. 

PROIEZIONI SPECIALI 

Tra le proiezioni fuori concorso, “Shiraz”, incantevole e romantico racconto in bianco e nero del 1928 regista Franz Osten sulla costruzione del Taj Mahal, tra costumi sontuosi e paesaggi mozzafiato. Restaurato dal British Film Institute National Archive, il film è accompagnato dalla colonna sonora di Anoushka Shankar, vincitrice di un Grammy Award (sabato 8 dicembre, ore 11.00). 

Al festival una giornata che accosta la passione per la meditazione alla musica dei Beatles con la proiezione di “Meditazione con i Beatles” documentario del giornalista Furio Colombo che sarà presente in sala. Nel 1968, Furio Colombo decise di affiancare e filmare i Beatles durante il loro viaggio verso Rishikesh, alle pendici dell'Himalaya, per meditare sotto la guida del Maharishi Mahesh Yogy (sabato 8 dicembre, ore 18.00). 

Infine, in programma anche i cortometraggi vincitori del concorso Advantage India, “Dayalu” di Priyanka Banerjee (che sarà presente in sala) e “Surprise” di Katyayan Shivpuri (martedì 11, ore 16.30). 

Il festival dedica inoltre un’intera giornata alla forza delle donne, alle loro passioni, energia e coraggio lunedì 10 dicembre, in collaborazione con il Comune di Firenze e il Festival dei Diritti. 

Si parte alle 15.30 con "Bisht, Please" seguito da quattro dei cortometraggi in concorso, e da un Q&A con la regista Vibha Gulati, per proseguire con il documentario “Purdah” di Jeremy Guy. A chiudere la giornata ci sarà la proiezione di "Chitra (Nude)", toccante lungometraggio di Ravi Jadhav, sull’emancipazione femminile. 

CURIOSITÀ E IMMAGINAZIONE: UN DIALOGO TRA CULTURE 

La matinée di domenica 11 sarà dedicata a un dialogo tra le culture. Subito dopo la proiezione del cortometraggio “Everything is Upstream” di Martin Ponferrada, ci sarà un talk in cui interverranno Svamini Shuddhananda Ghiri, monaca Indù e Anna Maria Shinnyo Marradi, monaca e maestro Zen in un dialogo aperto al pubblico. 

INDIA A TAVOLA 

Tra le novità di quest’anno, per alcune proiezioni ci sarà la possibilità di assaggiare delle specialità del cibo indiano in una speciale “food-box” che si potrà portare in sala. 

Inoltre, lunedì 10 e martedì 11 dicembre, dalle 19.00 alle 22.00, per tutti gli appassionati di cucina il River to River in collaborazione con l’Istituto Cescot (Piazza Pier Vettori 8/10 a Firenze) organizza un corso di cucina indiana. Costo: 25 euro. Per informazioni: 055 2705306 - g.beni@cescot.fi.it

EVENTI COLLATERALI 

Tra gli eventi collaterali, la mostra “Like sugar in milk” del fotografo italo-albanese Majlend Bramo presso la Fondazione Studio Marangoni (inaugurazione 6 dicembre ore 18.00 in via San Zanobi, 19r), una documentazione visiva della comunità parsi di Mumbai, dal 2014 al 2018 che racconta la scomparsa della più antica religione monoteista al mondo, i Parsi, ultimi seguaci dello Zoroastrismo, cogliendo i vari aspetti di questa preziosa comunità che oggi vive in India ma che sta rapidamente scomparendo. Il libro omonimo, pubblicato attraverso un crowdfunding in India è stato introdotto dalla direttrice di UNESCO Parzor che si occupa della salvaguardia di questa comunità. 

Venerdì 7 dicembre, per festeggiare la maggiore età del festival, dalle 23.00 si terrà il River To River 18th Birthday Party con il Pink Panther Bollywood dj set presso Amblè (Piazzetta dei Del Bene, 7/A). 


Biglietti 

Tutti i film sono programmati al cinema “La Compagnia” in via Cavour 50/r, Firenze. Biglietto singolo (mattina, pomeriggio, sera) 6,00 euro II Giornaliero 10,00 euro II Biglietto ridotto studenti 5,00 euro II Biglietto giornaliero con riduzione 8,00 euro (studenti, soci Coop, soci Arci, clienti Amblè, possessori biglietto Museo Salvatore Ferragamo). Abbonamento 40,00 euro, ridotto 30,00 euro. I biglietti sono acquistabili online al link: https://cinemalacompagnia.ticka.it/