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Benvenuto nel sito “Insangodenzo”, questo sito raccoglie tutte le informazioni sugli operatori turistici, attività commerciali, artigiani e piccoli produttori agricoli, news curiosità e quant'altro riguarda gli eventi nel comune di San Godenzo.

IN TOSCANA, al confine tra MUGELLO e VAL DI SIEVE, prendendo da DICOMANO la direzione verso FORLì, dopo circa 10 chilometri quasi al confine con la ROMAGNA , tra la valle dell'ACQUA CHETA ed il MONTE FALTERONA, troviamo il paese di SAN GODENZO, nella cui famosa abazia nel 1302 DANTE ALIGHIERI convenne con gli esuli guelfi bianchi e Ghibellini.

SAN GODENZO comune della MONTAGNA FIORENTINA ha una notevole estensione territoriale ed ha un dislivello tra il punto più alto (M. Falco, m 1658) e quello più basso (oltre Ponte alla Corella, m 240) di oltre 1400 metri, mostrando delle caratteristiche rudemente alpestri, con monti strapiombanti e profonde vallate. Dal territorio del Comune di San Godenzo, nella frazione de Il CASTAGNO D'ANDREA è possibile entrare nell'area protetta del PARCO NAZIONALE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA e CAMPIGNA, una tra le piu'suggestive porte del versante fiorentino del Parco.

lunedì 24 settembre 2018

Fuochi accesi solo in assenza di vento: le norme per l'abbruciamento di residui vegetali

Fuochi accesi solo in assenza di vento: le norme per l'abbruciamento di residui vegetali

Il regolamento forestale toscano ha introdotto da alcuni anni l'assenza di vento come condizione necessaria per procedere ad un abbruciamento

Le forti raffiche di grecale attese nelle prossime ore in gran parte della Toscana possono risultare estremamente rischiose in caso di accensione fuochi. Per questo motivo l'organizzazione Antincendi boschivi della Regione Toscana, in seguito al codice giallo per vento emesso dalla Sala operativa della protezione civile regionale, ricorda che, proprio per evitare il rischio di trasformare l'eliminazione di residui vegetali in un principio di incendio, il regolamento forestale toscano ha introdotto da alcuni anni l'assenza di vento come condizione necessaria per procedere ad un abbruciamento: se la colonna di fumo sale verticalmente la pratica agricola è nella norma, in caso contrario esiste un preciso divieto di intraprendere questo tipo di attività per scongiurare il rischio di veder sfuggire il fuoco al controllo. 

"Si tratta di una norma preventiva fondamentale – sottolinea l'assessore all'agricoltura Marco Remaschi - considerando che negli ultimi anni numerosi incendi si sono sviluppati su vaste superfici del territorio toscano proprio in occasione di operazioni di abbruciamento svolte in giornate ventose. Una prescrizione che occorre tenere presente tanto più nei prossimi giorni nei quali sono annunciate giornate caratterizzate da forti raffiche di grecale". 

E' utile ricordare che prima di eseguire un abbruciamento di residui vegetali, una volta constatata l'assenza di vento, occorre adottare tutta una serie di cautele per evitare sia l'innesco di incendi che le sanzioni previste dalla normativa. L'abbruciamento deve essere effettuato in piccoli cumuli non superiori a 3 metri steri per ettaro al giorno. Lo stero è un'unità di misura di volume usata per il legno ed equivale a un metro cubo vuoto per pieno, vale a dire volume incluso i vuoti. 

Se si opera nei 50 metri di distanza dal bosco e nei castagneti non occorre essere autorizzati, ma bisogna comunque osservare le norme di prevenzione che impongono di utilizzare spazi ripuliti dalla vegetazione nei quali limitare, come detto, il materiale da bruciare in piccoli cumuli. Inoltre, occorre operare in presenza di un adeguato numero di persone e mai da soli e osservare la sorveglianza continua della zona fino al completo spegnimento delle braci. 

Essendo terminato il 10 settembre il periodo estivo a rischio incendi, fino al prossimo giugno, per poter eseguire abbruciamenti in bosco o nelle aree assimilate a bosco e negli impianti di arboricoltura da legno, è necessario essere preventivamente autorizzati dall'ente competente sul territorio ai sensi della legge.