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Benvenuto nel sito “Insangodenzo”, questo sito raccoglie tutte le informazioni sugli operatori turistici, attività commerciali, artigiani e piccoli produttori agricoli, news curiosità e quant'altro riguarda gli eventi nel comune di San Godenzo.

IN TOSCANA, al confine tra MUGELLO e VAL DI SIEVE, prendendo da DICOMANO la direzione verso FORLì, dopo circa 10 chilometri quasi al confine con la ROMAGNA , tra la valle dell'ACQUA CHETA ed il MONTE FALTERONA, troviamo il paese di SAN GODENZO, nella cui famosa abazia nel 1302 DANTE ALIGHIERI convenne con gli esuli guelfi bianchi e Ghibellini.

SAN GODENZO comune della MONTAGNA FIORENTINA ha una notevole estensione territoriale ed ha un dislivello tra il punto più alto (M. Falco, m 1658) e quello più basso (oltre Ponte alla Corella, m 240) di oltre 1400 metri, mostrando delle caratteristiche rudemente alpestri, con monti strapiombanti e profonde vallate. Dal territorio del Comune di San Godenzo, nella frazione de Il CASTAGNO D'ANDREA è possibile entrare nell'area protetta del PARCO NAZIONALE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA e CAMPIGNA, una tra le piu'suggestive porte del versante fiorentino del Parco.

giovedì 18 ottobre 2018

Le raccolte differenziate in Mugello e Valdisieve. I dati ufficiali del 2017

Mentre anche il Mugello si avvia verso la raccolta dei rifiuti solidi urbani con il sistema “porta a porta” vengono resi noti i dati ufficiali sulle raccolte differenziate relative al 2017 che certificano ancora una volta una distanza notevole tra i comuni del Mugello e quelli della Valdisieve.
Mentre nella Valdisieve quasi tutti i comuni raggiungono e superano l’obbligo di legge del 65% di raccolte differenziate, con punte di eccellenza, in Mugello si registrano solo leggeri passi avanti e siamo ancora molto lontani da quanto prevedono sia la legislazione nazionale che regionale.
Tra i comuni che superano l’85% di raccolta differenziata, posizionandosi tra i migliori della Toscana, ci sono Londa con l’87,99% ( con un incremento del 24%) e Rufina con l’87,04%( + 2%).
Seguono altri comuni gestiti da Aer come Pontassieve 74,28% ( +8%) e Pelago 73,59% (+ 3%) e Dicomano con il 72,10%(-2%). L’unico comune della Valdisieve che non raggiunge l’obbligo di legge è San Godenzo con circa il 59% in crescita del 2%. Le difficoltà nel raggiungere quote elevate nella raccolta differenziata accomuna un po’ tutti i comuni appenninici dove spicca con la maglia nera il comune di Firenzuola con il 24,10% (+2%) dove la raccolta è gestita da Hera. Anche Palazzuolo e Marradi ( sempre gestiti dall’azienda emiliana) sono lontani dal 65% ma migliorano del 3 e 4% le loro quote superando nel caso di Marradi il 40% e il 35% a Palazzuolo sul Senio.
Nel Mugello i dati 2017 non denotano nessun cambio significativo con oscillazioni tra tra +2 e – 2 % nelle raccolte differenziate.
Borgo San Lorenzo si conferma l’unico comune a superare il 40% con il 44,10% (+2%) ma è anche l’unico territorio dove esiste da alcuni anni una raccolta porta a porta nella frazione di Ronta.
Barberino scende (-2%) al 35,96%, Scarperia e San Pier resta invariato con il 36,20%, Vicchio cresce al 38,12 % (+2%) e Vaglia scende dell’1% assestandosi al 35,39%.
Come si può ben capire siamo lontanissimi dal 65% di legge per cui lo sforzo con il porta a porta dovrà essere notevole anche se le esperienze di altri comuni e altri territori dimostrano che l’obiettivo è raggiungibile in tempi ragionevoli.
Se sono importanti le raccolte differenziate ancora più importante e la produzione di rifiuti e anche in questo caso i dati ci dicono che solitamente le raccolte differenziate più alte sono accompagnate da una più bassa produzione di rifiuti pro capite.
Londa ha una produzione per abitante di 425 kg mentre Firenzuola di 684 kg, Barberino di 689 kg e Rufina di 440 kg ad abitante. Sopra i 600 kg ci sono anche Marradi, Palazzuolo e San Godenzo , mentre tra 500 e 600 ci sono Scarperia e San Piero con 563 kg e Borgo San Lorenzo con 534 Kg.
I comuni più virtuosi , oltre quelli già indicati, sono Pelago 494, Pontassieve 489, Vicchio con 485, Vaglia 466 e Dicomano 454Kg abitante.
Su queste cifre possono avere un certo peso regolamenti che favoriscono l’assimilazione di alcuni rifiuti produttivi agli urbani da parte di attività artigianali ma non mi sembra in molti casi significativo.
La strada da percorrere è quindi , in alcuni casi, ancora lunga e deve partire da una diminuzione nella produzione di rifiuti, da una capillare raccolta differenziata con conseguente riciclo e riutilizzo dei materiali per ridurre ala minio l’impatto ambientale e favorire lo sviluppo dell’economia circolare come indicato anche dalle normative comunitarie.Ricordiamo infine che la Regione Toscana ha posto come obiettivo il 70% di raccolta differenziata al 2020.