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Benvenuto nel sito “Insangodenzo”, questo sito raccoglie tutte le informazioni sugli operatori turistici, attività commerciali, artigiani e piccoli produttori agricoli, news curiosità e quant'altro riguarda gli eventi nel comune di San Godenzo.

IN TOSCANA, al confine tra MUGELLO e VAL DI SIEVE, prendendo da DICOMANO la direzione verso FORLì, dopo circa 10 chilometri quasi al confine con la ROMAGNA , tra la valle dell'ACQUA CHETA ed il MONTE FALTERONA, troviamo il paese di SAN GODENZO, nella cui famosa abazia nel 1302 DANTE ALIGHIERI convenne con gli esuli guelfi bianchi e Ghibellini.

SAN GODENZO comune della MONTAGNA FIORENTINA ha una notevole estensione territoriale ed ha un dislivello tra il punto più alto (M. Falco, m 1658) e quello più basso (oltre Ponte alla Corella, m 240) di oltre 1400 metri, mostrando delle caratteristiche rudemente alpestri, con monti strapiombanti e profonde vallate. Dal territorio del Comune di San Godenzo, nella frazione de Il CASTAGNO D'ANDREA è possibile entrare nell'area protetta del PARCO NAZIONALE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA e CAMPIGNA, una tra le piu'suggestive porte del versante fiorentino del Parco.

mercoledì 24 ottobre 2018

Occhi al cielo per la Luna Piena del Cacciatore: quando vederla e perché si chiama così

Il plenilunio di ottobre 2018 torna al nome tradizionale di Luna del Cacciatore dopo la Luna del Raccolto del 2017, un cambio dovuto alla data dell’equinozio d’autunno. L’appellativo, come per le altre lune piene, deriva dal calendario lunare della tribù dei nativi americani algonchini, che associava ai pleniluni eventi di grande rilevanza per la vita delle comunità.
Alle 18:45 di mercoledì 24 ottobre la Luna raggiungerà la fase di Luna Piena e prenderà il nome di “Luna del Cacciatore”. Come per gli altri pleniluni dell'anno si tratta dell'appellativo assegnato dalla tribù dei nativi americani algonchini, che scandiva i propri mesi con un affascinante calendario lunare. Curiosamente il nome “ufficiale” della Luna Piena di ottobre non è sempre Luna del Cacciatore, ma talvolta prende quello di Luna del Raccolto, come avvenuto nel 2017. Ciò è dovuto al fatto che gli ‘indiani d'America' attribuivano il nome di Luna del Raccolto – quella legata alla maturazione di mais, grano e altri alimenti – al plenilunio più vicino all'equinozio d'autunno; solitamente si tratta di quello di settembre, ma può essere anche quello di ottobre, come avvenuto lo scorso anno.
Ma torniamo alla “Luna del Cacciatore”. Il nome, come sempre, è legato agli eventi più importanti – spesso naturali alla stregua di fioriture o comportamenti animali – che scandivano la vita delle comunità di nativi americani. La caccia era una pratica fondamentale per la sopravvivenza delle tribù, che dopo i raccolti del mese precedente si accingevano a fare scorte in vista dei mesi più freddi e difficili della stagione invernale. La cattura degli animali non solo garantiva una fonte di sostentamento ricca di nutrienti come la carne, ma anche materiali come pelle e ossa per la fabbricazione di tessuti e altri elementi per riscaldare persone e dimore tradizionali.
Quello di Luna del Cacciatore non è l'unico nome noto per il plenilunio di ottobre, benché si tratti di quello ufficiale proprio perché scelto dagli algonchini, la tribù più numerosa e influente anche ai giorni nostri. Per altri indiani d'America il plenilunio ottobrino prendeva i nomi di “Luna del Viaggio” o di “Luna Morente”. Secondo alcune credenze popolari la Luna del Cacciatore sarebbe più rossa/arancione e grande del solito, ma si tratta in realtà di un normalissimo plenilunio. La ragione di queste credenze risiede nel fatto che la Luna sorge nelle vicinanze del tramonto, e sollevandosi piena all'orizzonte sembra essere di dimensioni maggiori e più “colorata” rispetto ad altri pleniluni. L'unica vera Luna Rossa è quella legata all'eclissi di Luna, come quella dello scorso 27 luglio, la più lunga del secolo accompagnata da Marte in uno splendido duetto color rubino.