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IN TOSCANA, al confine tra MUGELLO e VAL DI SIEVE, prendendo da DICOMANO la direzione verso FORLì, dopo circa 10 chilometri quasi al confine con la ROMAGNA , tra la valle dell'ACQUA CHETA ed il MONTE FALTERONA, troviamo il paese di SAN GODENZO, nella cui famosa abazia nel 1302 DANTE ALIGHIERI convenne con gli esuli guelfi bianchi e Ghibellini.

SAN GODENZO comune della MONTAGNA FIORENTINA ha una notevole estensione territoriale ed ha un dislivello tra il punto più alto (M. Falco, m 1658) e quello più basso (oltre Ponte alla Corella, m 240) di oltre 1400 metri, mostrando delle caratteristiche rudemente alpestri, con monti strapiombanti e profonde vallate. Dal territorio del Comune di San Godenzo, nella frazione de Il CASTAGNO D'ANDREA è possibile entrare nell'area protetta del PARCO NAZIONALE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA e CAMPIGNA, una tra le piu'suggestive porte del versante fiorentino del Parco.

martedì 26 giugno 2018

Assegni familiari, cambiano le modalità di richiesta

Assegni familiari, cambiano le modalità di richiesta


La nuova procedura sarà operativa dal 1 luglio 2018 fino al 30 giugno 2019

Cambiano le modalità per richiedere gli assegni familiari nel 2018. All’interno dell’area riservata di NoIPA, il portale della Pubblica Amministrazione, è stato caricato un nuovo modulo, dopo che qualche giorno fa l’Inps aveva aggiornato i livelli di reddito. A stabilire i nuovi importi e i tetti di reddito è la circolare numero 68 del 2018, che entrerà in vigore il prossimo 1° luglio e durerà fino al 30 giugno 2019. Resta invariata la quota massima che una famiglia con un solo figlio può ottenere. Il lavoratore avrà infatti diritto a 137.5 euro, mentre se i figli del nucleo famigliare sono due l’assegno sale a 258,33 euro, ma solo se il reddito complessivo non supera i 14,541,59 euro. L’assegno è pressoché nullo per le famiglie con un reddito più alto. Gli assegni sono comunque ridotti per i nuclei famigliari composti anche da fratelli, sorelle o nipoti
L’aggiornamento dei redditi resta però legato all’aumento dell’inflazione, che solo nel 2017 è aumentata dell’1,1%. Il lavoratore o il patronato interpellato dallo stesso dovranno compilare la domanda reperibile sul sito dell’Inps e riportando il reddito familiare complessivo percepito nel 2017, nonché tutti i redditi a tassazione separata inerenti la Certificazione Unica 2018. Completa la domanda una copia del documento d’identità sia del richiedente che del coniuge.
L’unica grande differenza dal 2017 al 2018 sono quindi le soglie di reddito. L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha infatti allungato la soglia di povertà o emergenza a tutte le famiglie il cui reddito sale a 14.541,49 euro, mentre la soglia dello scorso anno si fermava a 14.383,37 euro. Nessuna novità in merito alle famiglie monogenitoriali, che possono ottenere assegni famigliari con le stesse caratteristiche, ma riescono con più facilità ad accedere alle fasce più basse proprio in virtù della presenza di un solo reddito. L’assegno è invece più cospicuo se la famiglia ha un solo genitore e almeno tre figli: si sale infatti a 458,33 euro, cifra più alta rispetto alle famiglie con entrambi i genitori.
Decisamente differenti, invece, le tabelle riguardanti gli assegni spettanti alle famiglie con figli disabili. Anche se lo stesso è maggiorenne, si ha diritto ad un assegno massimo di 168,33 se il reddito non supera i 25.660 euro all’anno.