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Benvenuto nel sito “Insangodenzo”, questo sito raccoglie tutte le informazioni sugli operatori turistici, attività commerciali, artigiani e piccoli produttori agricoli, news curiosità e quant'altro riguarda gli eventi nel comune di San Godenzo.

IN TOSCANA, al confine tra MUGELLO e VAL DI SIEVE, prendendo da DICOMANO la direzione verso FORLì, dopo circa 10 chilometri quasi al confine con la ROMAGNA , tra la valle dell'ACQUA CHETA ed il MONTE FALTERONA, troviamo il paese di SAN GODENZO, nella cui famosa abazia nel 1302 DANTE ALIGHIERI convenne con gli esuli guelfi bianchi e Ghibellini.

SAN GODENZO comune della MONTAGNA FIORENTINA ha una notevole estensione territoriale ed ha un dislivello tra il punto più alto (M. Falco, m 1658) e quello più basso (oltre Ponte alla Corella, m 240) di oltre 1400 metri, mostrando delle caratteristiche rudemente alpestri, con monti strapiombanti e profonde vallate. Dal territorio del Comune di San Godenzo, nella frazione de Il CASTAGNO D'ANDREA è possibile entrare nell'area protetta del PARCO NAZIONALE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA e CAMPIGNA, una tra le piu'suggestive porte del versante fiorentino del Parco.

venerdì 31 agosto 2018

Celiachia: nuovi limiti ai rimborsi per i prodotti senza glutine

Celiachia: nuovi limiti ai rimborsi per i prodotti senza glutine


Il Ministero della Salute ha aggiornato (al ribasso) gli importi dei rimborsi a cui hanno diritto i soggetti affetti da celiachia per l’acquisto di prodotti senza glutine

Cambiano i tetti di spesa per i prodotti senza glutine a carico dello Stato a cui hanno diritto le persone celiache. Nel decreto pubblicato in Gazzetta ufficiale ci sono nuove fasce di età e differenze per gli uomini e per le donne.
I VECCHI RIMBORSI – La norma è decisamente peggiorativa rispetto alla precedente, sia in termini economici che in merito alla varietà dei prodotti acquistabili. Il vecchio decreto prevedeva l’erogazione da parte delle regioni di un contributo mensile di 45 euro per bambini di età inferiore ad 1 anno, di 62,00 euro per i bambini da 1 a 3 anni e mezzo di età e di 94 euro per i ragazzi fino a 10 anni. Gli adulti, invece, avevano diritto ad un rimborso di 140,00 euro nel caso degli uomini e di 99,00 euro per le donne.
I NUOVI LIMITI – Il Ministro Grillo, però, ha emesso una nuova normativa che prevede contributi minimi di 56 euro per i bambini fino a 5 anni e di 70 euro per i bambini di età compresa tra 6 e 9 anni e che introduce una ulteriore suddivisione in base al sesso per le fasce di età successive: 90 euro (femmine) e 100 euro (maschi) da 10 a 13 anni, 99 euro (femmine) e 124 euro (maschi) da 14 a 17 anni e 90 euro (donne) e 110 euro (uomini) da 18 a 59 anni.
OVER 60 – Il decreto prevede infine una ulteriore fascia di età, quella degli over 60, che di fatto risulta essere la più penalizzata: dopo il compimento del 60esimo anno di età il contributo scende a 75 euro per le donne e a 89 euro per gli uomini.
SCELTA PARADOSSALE – Una scelta che quindi colpisce in particolar modo i soggetti più vulnerabili e che appare non solo incomprensibile ma addirittura paradossale, soprattutto se si pensa al grave disagio economico in cui versano migliaia di pensionati.
AGGIORNATI I PRODOTTI – Inoltre, mentre nel precedente decreto si parlava genericamente di erogazione di “prodotti dietetici senza glutine, il nuovo testo specifica che il contributo può essere utilizzato solo per l’acquisto di pane, pasta, pizza, prodotti da forno dolci e salati, piatti pronti a base di pasta, preparati e basi pronte, prodotti dolciari e cereali per la prima colazione. Una dicitura che, di fatto, limita in misura consistente la scelta tra la vastissima gamma di prodotti senza glutine in commercio.
FEDERCONSUMATORI – “Considerando l’elevato costo dei prodotti senza glutine rispetto a quello dei prodotti ordinari, non riusciamo davvero a trovare un senso alla decisione di diminuire gli importi”, dice Federconsumatori. Inoltre il sistema di erogazione dei contributi, gestito su base regionale, prevede che in alcune aree geografiche i celiaci possano usufruire dell’agevolazione solo per gli acquisti presso le farmacie, che applicano prezzi ancora più alti. La celiachia è una malattia a tutti gli effetti, che ha ripercussioni importanti sulla vita quotidiana, ed è assolutamente inaccettabile che il dicastero della Sanità, il cui scopo primario è appunto quello di tutelare la salute di tutti i cittadini, penalizzi economicamente e socialmente chi ne soffre.