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Benvenuto nel sito “Insangodenzo”, questo sito raccoglie tutte le informazioni sugli operatori turistici, attività commerciali, artigiani e piccoli produttori agricoli, news curiosità e quant'altro riguarda gli eventi nel comune di San Godenzo.

IN TOSCANA, al confine tra MUGELLO e VAL DI SIEVE, prendendo da DICOMANO la direzione verso FORLì, dopo circa 10 chilometri quasi al confine con la ROMAGNA , tra la valle dell'ACQUA CHETA ed il MONTE FALTERONA, troviamo il paese di SAN GODENZO, nella cui famosa abazia nel 1302 DANTE ALIGHIERI convenne con gli esuli guelfi bianchi e Ghibellini.

SAN GODENZO comune della MONTAGNA FIORENTINA ha una notevole estensione territoriale ed ha un dislivello tra il punto più alto (M. Falco, m 1658) e quello più basso (oltre Ponte alla Corella, m 240) di oltre 1400 metri, mostrando delle caratteristiche rudemente alpestri, con monti strapiombanti e profonde vallate. Dal territorio del Comune di San Godenzo, nella frazione de Il CASTAGNO D'ANDREA è possibile entrare nell'area protetta del PARCO NAZIONALE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA e CAMPIGNA, una tra le piu'suggestive porte del versante fiorentino del Parco.

domenica 19 agosto 2018

Diecimila i ponti con la 'revisione scaduta' in Italia

Diecimila i ponti con la 'revisione scaduta' in Italia


"In Italia i ponti 'scaduti' e da revisionare sono circa diecimila. Gli elementi principali alla base del rischio crollo, secondo i dati, sono i volumi di traffico e l'età dei manufatti. Quando quest'ultima è superiore a 50 anni e le strutture sono ancora interessate da grossi volumi di traffico, si accende un campanello d'allarme: questi ponti sono diecimila. Purtroppo la normativa che regola le nuove costruzioni, introducendo il grado di sicurezza strutturale, è solo del 2008". Lo ha detto all'ANSA il direttore dell'Istituto per le Tecnologie della Costruzione del Cnr, Antonio Occhiuzzi.
"Questo è sicuro?", e sotto la foto dei pilastri degradati di un ponte che sorreggono una strada percorsa da auto e camion. Sono migliaia le condivisioni di post come questo che negli ultimi due giorni diffondono la 'psicosi crolli' sul tam tam dei social dopo la tragedia di Genova. Sul web si scatena rabbia, denuncia e paura dopo il crollo del ponte Morandi. Sulle timeline di Facebook e twitter si susseguono le immagini scattate dagli utenti che a primo impatto fanno impallidire, ma i cui rischi paventati non sono verificabili da una semplice foto. Tanti manifestano timori, accompagnati a volte da analisi superficiali che scatenano commenti al vetriolo o anche nevrosi. "Attenzione! Denunciate tutti i ponti e infrastrutture in stato di dissesto o in avaria. Condividi questo video e tagga Danilo Toninelli", si legge in una frase sotto un video Facebook dove si vedono parti cadenti di calcestruzzo rimosso con facilità dai colpi di un semplice bastone, con il ferro che affiora completamente in superficie. "Ma i controlli verranno fatti?", commenta un utente, mentre altri elencano i ponti del proprio Comune, dove giurano non passeranno più "se non verrà messo in sicurezza". In altre immagini si vede invece il ferro delle gabbie interne dei pilastri attaccato dalla ruggine, che rigonfiando stacca parti di cemento. Anche in questi casi la forza delle immagini si trasforma in presagi per chi commenta: "Faccio quella strada tutti i giorni. E spero che adesso le denunce di noi cittadini vengano ascoltate. Quante opere e strutture sono fatiscenti e senza più controlli?", si legge in un altro intervento, che segue una catena di discussioni su polemiche e indignazione. Ma c'è anche chi punta il dito contro "anni di speculazione edilizia e corruzione", come le foto postate di ponti che attraversano agglomerati di case.