Benvenuto

Benvenuto nel sito “Insangodenzo”, questo sito raccoglie tutte le informazioni sugli operatori turistici, attività commerciali, artigiani e piccoli produttori agricoli, news curiosità e quant'altro riguarda gli eventi nel comune di San Godenzo.

IN TOSCANA, al confine tra MUGELLO e VAL DI SIEVE, prendendo da DICOMANO la direzione verso FORLì, dopo circa 10 chilometri quasi al confine con la ROMAGNA , tra la valle dell'ACQUA CHETA ed il MONTE FALTERONA, troviamo il paese di SAN GODENZO, nella cui famosa abazia nel 1302 DANTE ALIGHIERI convenne con gli esuli guelfi bianchi e Ghibellini.

SAN GODENZO comune della MONTAGNA FIORENTINA ha una notevole estensione territoriale ed ha un dislivello tra il punto più alto (M. Falco, m 1658) e quello più basso (oltre Ponte alla Corella, m 240) di oltre 1400 metri, mostrando delle caratteristiche rudemente alpestri, con monti strapiombanti e profonde vallate. Dal territorio del Comune di San Godenzo, nella frazione de Il CASTAGNO D'ANDREA è possibile entrare nell'area protetta del PARCO NAZIONALE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA e CAMPIGNA, una tra le piu'suggestive porte del versante fiorentino del Parco.

giovedì 5 luglio 2018

Come risparmiare su luce e gas. Ecco le offerte più convenienti (e le più salate)

Come risparmiare su luce e gas. Ecco le offerte più convenienti (e le più salate)

Premessa. I nomi di aziende e i confronti contenuti in questo articolo hanno valore oggi per il “consumatore-tipo”, ma le proposte commerciali sono in evoluzione continua, si aggiungono nuove compagnie energetiche, le offerte cambiano anche secondo la tipologia di consumatore. Quindi i dati qui illustrati non vanno presi per assoluti e immutabili. 
Ma ecco alcune delle domande poste più spesso dai lettori. Quale compagnia elettrica è più conveniente? Chi offre il gas a buon mercato? Conviene accettare la proposta dei call center per un contratto elettrico nuovo? La risposta a queste domande sarà scritta più sotto.

L’offerta placet 
Fino a pochi mesi fa le offerte del mercato libero non erano confrontabili e il consumatore non riusciva a capire i vantaggi del mercato libero di corrente e metano. Per esempio, nella fantasia commerciale più sfrenata una compagnia energetica di Roma proponeva ai clienti di luce e gas perfino i massaggi in una “spa”: come confrontare quest’offerta con massaggio relax su una bolletta in cui il valore frontale del costo dell’energia è non più del 35-40% della tariffa totale finale?
Per questo motivo l’autorità dell’energia Arera ha imposto a tutti gli operatori di aggiungere anche un contratto standard nel mazzo delle offerte oltre alle soluzioni contrattuali più fantasiose compreso il massaggio al fieno nella spa.
Il contratto standard si chiama placet, parola che in latino significa “piace” ma che in questo caso è la sigla di Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela. In altri termini, tutte le aziende di luce e gas devono offrire almeno un contratto placet confrontabile con i contratti placet di tutte le altre aziende. 
Le proposte commerciali placet si dividono tra famiglie e imprese, tra luce e gas, tra contratti a prezzo fisso oppure variabile, per le corrente elettrica anche si può scegliere fra prezzo uniorario (uguale a qualsiasi ora del giorno e della notte) e multiorario (di notte e nei festivi il chilowattora costa meno).
I due mercati: tutelato e liberoIl mercato di luce e gas si divide in due segmenti. Il mercato di maggior tutela, riservato a famiglie e piccole utenze commerciali e industriali, e il mercato libero. 
Il mercato a maggior tutela è quello in cui i consumatori non scelgono il fornitore, che è la società locale di distribuzione, e le cui bollette vengono aggiornate ogni tre mesi dall’autorità dell’energia Arerasecondo gli andamenti del mercato; il 1° luglio i consumatori hanno saggiato un rincaro. 
Il mercato libero invece può avere più soluzioni tariffarie, campagne promozionali, offerte integrative come polizze di assicurazione e punti fedeltà.
Per passare dal segmento tutelato alla concorrenza del mercato libero non servono adempimenti particolari, non c’è bisogno di cambiare contatore né tubi del gas o fili della luce; nel mercato libero si può cambiare fornitore senza formalità e si può anche ritornare a piacere nel segmento tutelato. 
Insomma, si è liberi quasi quanto i contratti del telefonini.
Tutti liberi fra un anno 
Ma — attenzione! — fra un anno dal 1° luglio 2019 tutti i consumatori del segmento a maggior tutela dovranno uscire allo scoperto. Tutti saremo obbligati al mercato libero, senza se e senza ma. Fra un anno dovremo scegliere il fornitore elettrico e del gas, anche nella pigra ipotesi di confermare la versione libera della stessa società elettrica cui oggi siamo legati.
In vista di questo confronto, le società energetiche per conquistare nuovi clienti stanno adottando politiche commerciali diverse.
Alcune società praticano politiche di competizione forte sui prezzi, come fa Sorgenia. Altre mirano sui clienti del segmento business, ecco per esempio l’Edison. Altre scelgono politiche di prezzo orgogliosamente alto, com’è la tendenza adottata da Eviva. Altre ancore, la maggior parte delle compagnie energetiche, preferiscono addossarsi l’una all’altra per evitare un eccesso di guerra commerciale. E da questi primi nomi si possono già ricavare alcuni primi suggerimenti che verranno dettagliati meglio più sotto.
Il portale del paragone 
Come racconta Celestina Dominelli in un articolo sul Sole24Ore, da lunedì c’è un portale web per raccogliere e confrontare tutte le offerte placet esistenti sul mercato della vendita al dettaglio di energia elettrica e gas. È on line l’iniziativa gestita e realizzata dall’Acquirente Unico sulla base delle indicazioni fissate dall’autorità Arera dell’energia: il sito è accessibile all’indirizzo www.prezzoenergia.it e consente al consumatore di visualizzare e confrontare le offerte.
Offerte a confronto 
Il Sole24Ore ha chiesto all’analista Arnaldo Ferrari Nasi, della società milanese di studi di mercato Remtene, di confrontare i prezzi offerti dalle offerte placet, vale a dire le proposte commerciali rivolte ai clienti domestici e alle piccole e medie imprese che contengono un prezzo determinato dal venditore ma con condizioni contrattuali e struttura di prezzo definite dall’autorità dell’energia Arera. Se nel settore placet da marzo ci sono 25 aziende, meno di una quindicina oggi ha un’offerta placet completa per tutte le tipologie.
Sono state confrontate solamente le aziende energetiche che oggi hanno l’offerta placet completa, poiché molte limitano questa offerta a sole alcune categorie; altre compagnie si aggiungeranno in futuro. Per ogni offerta è stata calcolata la spesa annua stimata del solo costo dell’energia (dato che il resto delle componenti fiscali e parafiscali è per tutti uguale) su un consumo standard stimato di 2.700 chilowattora l’anno per la corrente elettrica e di 1.400 metri cubi l’anno per il gas. Il prezzo multiorario è stato ponderato per il consumo standard delle fasce in modo da poterlo riferire a un unico valore. Al prezzo dell’energia, così calcolato, è stata aggiunta la quota annuale fissa (P-Fix) applicata e differente per ogni fornitore.
«Ne emerge che due sono le voci rilevanti della competizione — osserva Arnaldo Ferrari Nasi di Remtene — e cioè il prezzo frontale dell’energia che viene dichiarato al consumatore e la meno evidente quota fissa annuale P-Fix. Sono le due voci di competizione, alcuni dichiarano di abbassare il prezzo frontale dell’energia per ricuperare il margine lavorando sui valori del P-Fix».
Come competono le aziende energetiche 
Dal confronto emerge che la maggior parte delle aziende energetiche spinge una maggiore competizione sul mercato “luce”, mentre il mercato “gas” è meno competitivo. In generale la struttura commerciale e di prezzo delle offerte si assomiglia molto. La maggior parte delle aziende cerca di evitare l’eccesso di competizione con i concorrenti e preferisce puntare soprattutto sull’efficacia delle campagne pubblicitarie, sulla consuetudine dei consumatori per le “municipalizzate” con un forte rapporto locale, sui tormenti dei centralini telefonici che chiamano senza pietà.
Invece politiche spiccate di prezzo sono quelle di Sorgenia, che ha una strategia aggressiva di riconquista della clientela, e al contrario Eviva ha preferito una collocazione nel segmento ad alto valore, tenendo però un profilo più competitivo per mercato elettrico per le imprese. Eni ed Estra hanno un’offerta un po’ più aggressiva per il mercato del gas. Illumia punta sul segmento business, Green Network predilige le famiglie.