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Benvenuto nel sito “Insangodenzo”, questo sito raccoglie tutte le informazioni sugli operatori turistici, attività commerciali, artigiani e piccoli produttori agricoli, news curiosità e quant'altro riguarda gli eventi nel comune di San Godenzo.

IN TOSCANA, al confine tra MUGELLO e VAL DI SIEVE, prendendo da DICOMANO la direzione verso FORLì, dopo circa 10 chilometri quasi al confine con la ROMAGNA , tra la valle dell'ACQUA CHETA ed il MONTE FALTERONA, troviamo il paese di SAN GODENZO, nella cui famosa abazia nel 1302 DANTE ALIGHIERI convenne con gli esuli guelfi bianchi e Ghibellini.

SAN GODENZO comune della MONTAGNA FIORENTINA ha una notevole estensione territoriale ed ha un dislivello tra il punto più alto (M. Falco, m 1658) e quello più basso (oltre Ponte alla Corella, m 240) di oltre 1400 metri, mostrando delle caratteristiche rudemente alpestri, con monti strapiombanti e profonde vallate. Dal territorio del Comune di San Godenzo, nella frazione de Il CASTAGNO D'ANDREA è possibile entrare nell'area protetta del PARCO NAZIONALE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA e CAMPIGNA, una tra le piu'suggestive porte del versante fiorentino del Parco.

venerdì 20 luglio 2018

Panace di Mantegazza: la pianta tossica che provoca ustioni solo sfiorandola

Panace di Mantegazza: la pianta tossica che provoca ustioni solo sfiorandola


Gravi ustioni e, nel caso di contatto con gli occhi, anche cecità. La Panace di Mantegazza torna a far parlare di sé dopo che, negli Stati Uniti, un ragazzo diciassettenne ne è rimasto gravemente colpito alle braccia e al volto. Ma perché può essere così rischioso anche solo sfiorare questa pianta tossica?
La Panace di Mantegazza rientra nella famiglia delle ombrellifere e può superare i 2 metri di altezza. Ha grandi foglie i cui piccioli sono ricchi di aculei ed è una pianta che dal Caucaso fu portata in Europa a scopo ornamentale.
Ad oggi, la si trova in alcune regioni del Nord Italia con diffusione lungo i corsi d’acqua, nei prati e nei luoghi incolti. E' presente soprattutto in Lombardia (l’Orto Botanico di Bergamo la segnala in Val Seriana, tra Ponte Nossa e Clusone), ma anche in Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria, e più raramente Veneto e Trentino.