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IN TOSCANA, al confine tra MUGELLO e VAL DI SIEVE, prendendo da DICOMANO la direzione verso FORLì, dopo circa 10 chilometri quasi al confine con la ROMAGNA , tra la valle dell'ACQUA CHETA ed il MONTE FALTERONA, troviamo il paese di SAN GODENZO, nella cui famosa abazia nel 1302 DANTE ALIGHIERI convenne con gli esuli guelfi bianchi e Ghibellini.

SAN GODENZO comune della MONTAGNA FIORENTINA ha una notevole estensione territoriale ed ha un dislivello tra il punto più alto (M. Falco, m 1658) e quello più basso (oltre Ponte alla Corella, m 240) di oltre 1400 metri, mostrando delle caratteristiche rudemente alpestri, con monti strapiombanti e profonde vallate. Dal territorio del Comune di San Godenzo, nella frazione de Il CASTAGNO D'ANDREA è possibile entrare nell'area protetta del PARCO NAZIONALE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA e CAMPIGNA, una tra le piu'suggestive porte del versante fiorentino del Parco.

giovedì 19 luglio 2018

In forse l’indirizzo Edile al Giotto Ulivi per l’anno scolastico 2018/2019. Mancano gli iscritti

In forse l’indirizzo Edile al Giotto Ulivi per l’anno scolastico 2018/2019. Mancano gli iscritti


L’11 luglio, in una riunione all’Istituto di istruzione superiore Giotto Ulivi, la dirigente scolastica e i docenti di Costruzioni Ambiente Territorio hanno informato della possibile non costituzione della classe “prima” dell’indirizzo Edile per l’anno 2018/2019. Il problema sostanziale è dato dal numero non sufficiente degli iscritti, 10 sui 12 previsti per la formazione delle classi dal Ministero. Qualcuno ha giustificato le mancate – per adesso – adesioni con la povertà di sbocchi lavorativi, cosa che non è assolutamente confermata dalla realtà dei fatti: chi si diploma viene cercato da aziende e studi tecnici perché sono tantissime le opportunità e gli impieghi per un geometra, anche in un periodo in cui è ferma l’edilizia urbana.
La chiusura di un indirizzo, anche se si parla di ipotesi, è un fatto grave, perché l’eventualità non solo impoverirebbe l’offerta formativa dell’istituto superiore locale, ma dà disagio e preoccupazione agli studenti che hanno scelto e vorrebbero preferire questo percorso didattico. I quali si troverebbero poi a dover affrontare cinque anni di studi a Firenze o a Imola. Il pensiero tocca principalmente i ragazzi dell’Alto Mugello che a causa di questa possibilità sarebbero costretti a fare maggiori sacrifici e dovrebbero a malincuore decidere se cambiare il percorso di studi. Anche cinque anni fa si presentò, a causa dello stesso motivo, la possibilità della chiusura dell’indirizzo al Giotto Ulivi, tuttavia oggi quelli che iniziarono nella “prima” che venne formata allora, hanno sostenuto con soddisfazione e profitto l’esame di Maturità. Adesso quindi si sono affacciati, con una loro professionalità, nel mondo del lavoro o comunque potranno scegliere di proseguire gli studi, magari in Università, forti di questo bagaglio culturale.
La preside attualmente sta facendo tutti i passi per garantire il corso nel prossimo anno scolastico. Sembra che ci sia la possibilità concreta che comunque la classe venga costituita almeno di fatto. Il sindaco Giampiero Mongatti di Barberino di Mugello ha inviato, in qualità di assessore all’Istruzione dell’Unione dei comuni del Mugello, una lettera all’ufficio scolastico regionale per sostenere l’azione della dirigente scolastica del Giotto Ulivi e per ribadire l’importanza dell’indirizzo da un punto di vista territoriale, didattico e lavorativo.