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Benvenuto nel sito “Insangodenzo”, questo sito raccoglie tutte le informazioni sugli operatori turistici, attività commerciali, artigiani e piccoli produttori agricoli, news curiosità e quant'altro riguarda gli eventi nel comune di San Godenzo.

IN TOSCANA, al confine tra MUGELLO e VAL DI SIEVE, prendendo da DICOMANO la direzione verso FORLì, dopo circa 10 chilometri quasi al confine con la ROMAGNA , tra la valle dell'ACQUA CHETA ed il MONTE FALTERONA, troviamo il paese di SAN GODENZO, nella cui famosa abazia nel 1302 DANTE ALIGHIERI convenne con gli esuli guelfi bianchi e Ghibellini.

SAN GODENZO comune della MONTAGNA FIORENTINA ha una notevole estensione territoriale ed ha un dislivello tra il punto più alto (M. Falco, m 1658) e quello più basso (oltre Ponte alla Corella, m 240) di oltre 1400 metri, mostrando delle caratteristiche rudemente alpestri, con monti strapiombanti e profonde vallate. Dal territorio del Comune di San Godenzo, nella frazione de Il CASTAGNO D'ANDREA è possibile entrare nell'area protetta del PARCO NAZIONALE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA e CAMPIGNA, una tra le piu'suggestive porte del versante fiorentino del Parco.

giovedì 26 luglio 2018

Caccia al cinghiale. Nuove aree vocate

Caccia al cinghiale. Nuove aree vocate


Caccia al cinghiale: nuove aree vocate per l’apertura della stagione venatoria. Spiegano dall’ufficio stampa del Consiglio Regionale, con una nota scritta da Benedetta Bernocchi:
In seconda commissione parere favorevole alla proposta di delibera per la revisione delle aree vocate e non, per la caccia al cinghiale. Il presidente Gianni Anselmi: “Nuova zonazione per l’avvio della stagione venatoria”
COMMISSIONE – Parere favorevole alla proposta di delibera per la revisione delle zone in cui sarà consentita la caccia al cinghiale. L’atto è stato approvato a maggioranza con il voto favorevole del Pd, il voto contrario del M5S e l’astensione di Lega nord, questa mattina, mercoledì 25 luglio, in commissione Sviluppo economico, presieduta da Gianni Anselmi (Pd).
“Abbiamo deliberato, nelle more dell’attuazione del piano faunistico venatorio sulla proposta di zonazione delle aree vocate e non, per il cinghiale – ha spiegato il presidente Anselmi –. L’atto è stato oggetto di un approfondito lavoro di analisi che ha visto impegnati i consiglieri regionali. Sono stati presentati numerosi emendamenti, proposte correttive per superare alcune criticità in diverse realtà territoriali. Si tratta di correzioni rispetto alla perimetrazione del territorio che era arrivata dalla Giunta”.
Il nuovo inquadramento delle aree vocate e non vocate al cinghiale, individuate secondo i criteri previsti dalla legge regionale 10/2016 “Legge obiettivo per la gestione degli ungulati in Toscana”, non introduce un fattore di totale novità nella gestione faunistica delle popolazioni di ungulati, ma rappresenta una revisione dell’attuale assetto già previsto dalle amministrazioni provinciali con i propri piani faunistico venatori, già sottoposti nel corso dell’iter di approvazione alle procedure di valutazione ambientale strategica (VAS) e di valutazione d’incidenza sui Siti della Rete Natura 2000. L’aggiornamento delle aree vocate e non vocate al cinghiale si configura pertanto come una modifica minore e non sostanziale del quadro pianificatorio vigente in ambito faunistico venatorio stabilito dai piani provinciali.
“Con l’approvazione del testo nella prossima seduta di Aula – ha concluso Anselmi – avremo una nuova mappatura per l’avvio della stagione venatoria autunnale”.