Riparte il Tutor, ecco quali sono i primi tratti controllati
Il nuovo via il 25 luglio con la riattivazione delle prime 16 tratte
Ci siamo: il 25 luglio risorge il Tutor con la riattivazione delle prime 16 tratte. Dopo il clamoroso stop alla fine dello scorso maggio (dovuto alla famosa violazione di brevetto) che ha comportato il richiamo in servizio delle pattuglie con Autovelox, ora si torna quindi ai nuovi sistemi di rilevazione di velocità media. Ossia i nuovi Tutor, in realtà si chiamerebbero sistemi "SICVe-PM" che prendono il nome della nuova omologazione, che promettono prestazioni ancora migliori sul fronte dell'efficienza del funzionamento e una totale indipendenza del software per il riconoscimento delle targhe dal sistema centrale, con tanti vantaggi in più dal punto di vista della sicurezza.
"Le prime tratte di reinstallazione - spiegano all'Asaps, associazione amici polizia stradale - non sono certo casuali: sono individuate secondo precisi criteri di sicurezza". Ossia punti sotto osservazione (come la A10; galleria di Base Direttissima A1; A16 Baiano-Avellino) o tratti lungo le principali direttrici, A1 e A14, con i più alti tassi di mortalità pre-tutor.
"Le prime tratte di reinstallazione - spiegano all'Asaps, associazione amici polizia stradale - non sono certo casuali: sono individuate secondo precisi criteri di sicurezza". Ossia punti sotto osservazione (come la A10; galleria di Base Direttissima A1; A16 Baiano-Avellino) o tratti lungo le principali direttrici, A1 e A14, con i più alti tassi di mortalità pre-tutor.
Ma la Società Autostrade precisa che: "In relazione alle indiscrezioni pubblicate sul sito di ASAPS sulla prossima attivazione di nuovi sistemi di rilevazione della velocità media sulla rete, Autostrade per l'Italia precisa che ogni valutazione e decisione puntuale circa le tratte, i tempi e le modalità di attivazione è di competenza della Polizia Stradale. Le informazioni già diffuse in questa fase, quindi, non hanno alcun fondamento".