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IN TOSCANA, al confine tra MUGELLO e VAL DI SIEVE, prendendo da DICOMANO la direzione verso FORLì, dopo circa 10 chilometri quasi al confine con la ROMAGNA , tra la valle dell'ACQUA CHETA ed il MONTE FALTERONA, troviamo il paese di SAN GODENZO, nella cui famosa abazia nel 1302 DANTE ALIGHIERI convenne con gli esuli guelfi bianchi e Ghibellini.

SAN GODENZO comune della MONTAGNA FIORENTINA ha una notevole estensione territoriale ed ha un dislivello tra il punto più alto (M. Falco, m 1658) e quello più basso (oltre Ponte alla Corella, m 240) di oltre 1400 metri, mostrando delle caratteristiche rudemente alpestri, con monti strapiombanti e profonde vallate. Dal territorio del Comune di San Godenzo, nella frazione de Il CASTAGNO D'ANDREA è possibile entrare nell'area protetta del PARCO NAZIONALE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA e CAMPIGNA, una tra le piu'suggestive porte del versante fiorentino del Parco.

venerdì 12 ottobre 2018

METEO: da Lunedì 15 in poi, per tanti tanti giorni, Italia AGGREDITA da due VERI cicloni

Il mese di ottobre sta procedendo all'insegna della spiccata variabilità del tempo dove, a giornate soleggiate e con temperature più gradevoli, si alternano brevi fasi di maltempo talvolta anche molto pesante come in questi giorni tra Sardegna, Liguria e Piemonte. Dagli ultimi aggiornamenti dai principali centro di calcolo meteo (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts) però prende sempre più piede l’ipotesi di una seconda metà del mese decisamente più instabile e perturbata con un generale calo delle temperature in particolare sulle Regioni del Centro Nord.
Nel dettaglio proprio a partire dalla metà del mese di Ottobre sembrerebbe che a più riprese l’area depressionaria collegata al Vortice Islandese possa pilotare almeno due perturbazioni che investirebbero dapprima le Isole Britanniche e la Francia ed infine anche l’area del Mediterraneo. Qui, tra le varie ipotesi, da Domenica 24 Ottobre una seconda e ben più strutturata bassa pressione potrebbe approfondirsi ulteriormente sui nostri mari con la possibile formazione di un secondo ciclone che, richiamando correnti più umide da Sud, innescherebbe una lunga fase di maltempo su diverse Regioni.Questo è uno scenario già visto in passato, tipico appunto di queste settimane quando i flussi provenienti da Nord Ovest si fanno via via più incisivi con frequenti giorni di pioggia e temperature in generale calo. Vista la provenienza delle correnti in questo caso a farne le spese sarebbero soprattutto i settori a partire da Piemonte, Liguria, Lombardia ed in successiva estensione al resto delle Regioni del Centro Nord. Novità importante sarebbe il ritorno della la neve, che dovrebbe finalmente fare la sua comparsa sull'Arco Alpino a partire dai 1200 metri di quota, localmente anche più in basso tra Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Diamo uno sguardo infine anche alle temperature che, dopo una fase contraddistinta da correnti dai quadranti meridionali e quindi leggermente sopra media, sono previste in diminuzione a causa dell’avvicinarsi del fronte perturbato in discesa da Nord. Il calo sarà repentino in particolare sulle Regioni settentrionali e quelle del versante adriatico, più ai margini se non addirittura ancora sotto l’afflusso di correnti più miti occidentali la Sicilia e la Sardegna. Insomma l’Alta Pressione e le temperature più miti per un po’ di tempo spariranno dalla nostra Penisola lasciando spazio a flussi perturbati ed instabili in discesa dall'Artico.